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La forma urbana di Agnone

Il convegno del CSAM giovedì 21 Agosto

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L' attività estiva del Centro Studi Alto Molise prosegue con un appuntamento di grande interesse: giovedì 21 agosto alle ore 18.00 presso la splendida Sala della Giustizia dell’Hotel Palazzo della Città, lo studioso Alessandro Cimmino ricostruirà la forma urbana di Agnone nella sua lunga e complessa evoluzione tra Medioevo e Età Moderna. L’idea di offrire ai cittadini di Agnone e a quanti apprezzano la nostra città, una panoramica dei cambiamenti urbani, riccamente documenta e pazientemente ricostruita, con dovizia di particolari e professionalità da Alessandro Cimmino, è venuta al Centro Studi dalla frequentazione del gruppo Facebook La memoria fotografica di Agnone, estremamente attivo e vivace, cui va dato il merito di aver attivato una campagna di recupero e tutela dell’enorme patrimonio fotografico di Agnone, disperso in più rivoli. Grazie a facebook e agli straordinari sostenitori del gruppo, di cui Alessandro Cimmino è uno dei più attivi, la documentazione fotografica di Agnone si sta arricchendo sempre più e, come nelle ultime discussioni sta emergendo, potrebbe ben presto trasformarsi in una mostra multimediale permanete, qualora il Comune seguisse le orme tracciate dal gruppo e mettesse a disposizione fondi e locali per tutelare e valorizzare la documentazione.

Alessandro Cimmino, studioso delle evoluzioni urbane di diversi centri molisani tra cui Bojano, in cui risiede, ed Agnone, di cui è originario, attraverso la meticolosa raccolta di documenti storici iconografici e scritti, ha riportato alla luce la localizzazione delle vecchie porte di accesso della città medievale e il successiva scomparsa delle stesse per far posto all’ingrandimento del nucleo urbano. Ben sessanta fotografie e ricostruzioni verranno proiettate e commentata dallo studioso. Sarà un viaggio tra passato e presente, alla ricerca della bellezza e dell’equilibrio che i nostri padri avevano dato alla città che in tempi più recenti, purtroppo, è stata spesso sconvolta e violentata da orride e inutili costruzioni in cemento. Ma tutelare e recuperare si può ancora, se si conosce e se si è sensibili. 

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