"Finora abbiamo superato difficoltà inimmaginabili per pareggiare il bilancio comunale e rispettare il patto di stabilità in questi tre anni di mandato" . Comincia così la riflessione dell'assessore Cacciavillani del Comune di Agnone. Infatti a partire dal 2011, lo Stato ha chiesto dei sacrifici straordinari soprattutto ai comuni superiori ai 5 mila abitanti per salvarsi dal certo fallimento per giunta non ancora scongiurato. Il comune di Agnone si è visto decurtare con le manovre Tremonti – Monti oltre 800 mila euro annui di trasferimenti statali, il 60% del totale.

"Per evitare il dissesto finanziario abbiamo dovuto ridurre le spese drasticamente soprattutto efficientando la macchina comunale". Prosegue Cacciavillani. Si pensi agli 80mila euro annui risparmiati solo per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico e tanti altri risparmi che non sto qui ad elencare. Poi siamo stati anche un po’ fortunati perché ci sono stati diversi pensionamenti .

Quest’anno però un nuovo e più forte tsunami si sta per abbattere sulla nostra comunità. Ben cinque cause riguardanti questioni del passato che per effetto delle lungaggini della giustizia italiana ci troviamo addosso tutte insieme vedono il comune soccombente per ben 350 mila euro.

Se i nostri creditori non dovessero assecondare alcuna richiesta di transazione con dilazione del debito difficilmente ce la faremo !