AGNONE - Il punto nascita di Agnone chiude e la colpa sarebbe dei medici che hanno deciso fare le valige.
Italo Marinelli, pediatra in forza al Caracciolo, non ci sta e replica alle accuse mossegli nelle ultime settimane.
“Ho appreso da un consigliere comunale di opposizione che nell'ultimo consiglio comunale il sindaco ha sostenuto che la difficile situazione del punto nascita dipenderebbe dalla mancanza di pediatri – esordisce Marinelli - attendo di leggere il verbale del consiglio, ma intanto ci tengo a precisare che: il dott. Consilvio non è andato spontaneamente in pensione ma è stato collocato d'ufficio in pensione dall'Asrem; il commissario Mastrobuono ha pubblicamente affermato che il punto nascita sarebbe stato chiuso per motivazioni di ordine tecnico il 1 gennaio 2011, e tale affermazione ha puntualmente trovato riscontro negli atti successivi (piano di rientro ed attuativo); gli effetti della riduzione/rimodulazione dei posti letto sono stati addirittura anticipati dal commissario Iorio al 1 novembre, al fine di evitare la sostituzione del commissario stesso; il 1 luglio il sottoscritto ed il dott. Consilvio sono stati (illegittimamente) invitati a prestare sevizio di pronta disponiblità presso l'Ospedale di Isernia. Alla luce di tale situazione – conclude Marinelli - non ritenendo adeguate ed accettabili le condizioni di lavoro e le prospettive professionali (trasferimento a Isernia o Campobasso o non ben definita attività presso il reparto di Medicina) ho partecipato ad un avviso di mobilità presso la Asl1 Umbria, che ho vinto e prenderò servizio, ai termini del contratto, il 1 dicembre”.
Insomma, se ce ne fosse ancora bisogno, giunge l’ulteriore conferma che il punto nascita del Caracciolo ha le ore contate. E non per colpa dei medici come qualcuno in questi giorni vorrebbe far credere...
