I lavoratori della sanità privata lanciano un allarme a causa della politica dei tagli alle strutture riabilitative. Negli ultimi anni la riabilitazione ha subito diversi tagli, dalla riduzione del budget, al taglio dei posti letti, fino all’introduzione del ticket per le persone diversamente abili. Una politica, questa, tesa solo ed esclusivamente ad un presunto risanamento della contabilità e che sta creando enormi difficoltà a tutti i cittadini della nostra regione. Infatti i tagli alla riabilitazione stanno creando, da un parte lunghe liste d’attesa e dall’altra parte costringono le aziende a non poter retribuire i dipendenti. Nel primo caso, l’alternativa, chiaramente, sarà il ricovero in strutture sanitarie, in particolar modo quelle fuori regione, ad un costo più elevato che non farà altro che appesantire i nostri già ingenti debiti extraregionali stimati, per il 2012/2013, oltre i 70 milioni. Nel secondo caso la crisi si traduce nel mancato pagamento degli stipendi e i lavoratori sono preoccupati per la sofferenza economica che sta diventando insopportabile in particolar modo per quelle famiglie monoreddito (quasi tutte) dove l’indigenza è giunta al limite della sopportazione e non permette neanche l’acquisto dei beni essenziali per consumare i pasti quotidiani. Per quanto riguarda le strutture riabilitative accreditate, per poter sopravvivere, sono state costrette dapprima a ridurre il personale, soprattutto quello con contratti a tempo determinato e poi, come logica conseguenza, non riescono a pagare gli stipendi ai lavoratori. Detto meccanismo ha portato lavorati, utenti/pazienti e strutture, ad una livello massimo di sopportazione, non più tollerabile. Dal quadro tracciato è evidente che queste manovre, negli anni risulteranno insostenibili e comporteranno ulteriori drastiche riduzioni di prestazioni e licenziamenti collettivi. I lavoratori, nel fare gli interessi degli utenti/pazienti e delle aziende, oltre che loro, chiedono all’Onorevole Amato, al Senatore Castaldi, al presidente della V° commissione sanità Olivieri, al consigliere Smargiassi e al sindaco La Penna di interessarsi al problema delle strutture riabilitative e cercare di capire le motivazioni della crisi, discutere con i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le amministrazioni delle strutture riabilitative, della tutela delle prestazioni sanitarie, di come garantire la sopravvivenza dei centri di riabilitazione e dei posti di lavoro, oltre che arrivare ad una soluzione immediata per il pagamento degli stipendi. I lavoratori si augurano che tutte le sigle sindacali vengano coinvolte nel cercare di risolvere la grave crisi che ha colpito la sanità privata.
Daniele Leone