AGNONE - “A Roma mi sto battendo affinché strutture ospedaliere come quelle di Agnone, Venafro e Larino, che il Governo centrale vorrebbe chiudere definitivamente, possano continuare ad erogare servizi indispensabili alla popolazione. Nello specifico per quanto concerne Agnone vi dico che la struttura sarà riconvertita in una Rsa in linea con le esigenze di un territorio abitato prevalentemente da una popolazione anziana, ma allo stesso tempo manterrà tutti i servizi fondamentali, compreso il Punto nascita”.
Lo diceva Michele Iorio il 26 giugno scorso in occasione dell’inaugurazione della casa per disabili “Dopo di Noi” alla presenza degli assessori regionali Fusco Perrella, Franco Giorgio Marinelli, del presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, del vescovo di Trivento, Domenico Angelo Scotti, del sindaco di Agnone, Gelsomino De Vita e di numerosi amministratori della zona. Dichiarazioni prontamente riportate dal sito online Altomolise.net e mai smentite. Purtroppo a distanza di quattro mesi è arrivata la rettifica. Pesante, micidiale, oseremo definirla, che butta nubi cupe sul futuro dell’intero territorio altomolisano. La smentita a quelle promesse fatte con enfasi da Iorio portano la firma del direttore sanitario dell’Asrem di Isernia, Fulvio Manfredi Selvaggi che senza troppi fronzoli o giri di parole, venerdì scorso, ha detto davanti i primari del Caracciolo che il punto nascita di Agnone chiuderà i battenti dal primo novembre. Non ci saranno nè santi nè madonne a scongiurare questa ennesima tegola che si abbatte sulla testa di popolazioni già fortemente penalizzate sia sotto l’aspetto sociale che economico.
In alto Molise, in sostanza, non si nascerà più. Ma a quanto pare Iorio sapeva tutto ma al contrario ha fatto finta di niente, almeno a detta del consigliere di minoranza al Comune di Agnone, Maurizio Cacciavillani. “Iorio in occasione dell’inaugurazione della casa per disabili sapeva di mentire spudoratamente – dichiara l’esponente di Nuovo Sogno Agnonese - visto che l’atto che prevedeva la chiusura del punto nascita del Caracciolo era stato da lui firmato un mese prima, con decreto n. 19 del 10.05.2010 ‘Ristrutturazione della rete ospedaliera’”.
Iorio sbugiardato? A detta di carte e decreti sembrerebbe proprio così.
Ma Cacciavillani non si ferma al Governatore della Regione Molise e chiama in causa anche il primo cittadino di Agnone, De Vita invitandolo “a dare comunicazione ufficiale sulla chiusura del punto nascita, evitando, per meri interessi politici, di mettere a repentaglio la salute di quanti inconsapevolmente, fanno ancora affidamento sulla struttura”.
Infine contro questo piano infausto, frutto delle politiche irresponsabili del centro-destra, - conclude Cacciavillani - il Gruppo consiliare “Nuovo Sogno Agnonese” organizzerà un sit-in di protesta sabato prossimo alle ore 10 nei pressi della casa per disabili di Agnone in località "Secolare". Inaugurata in pompa magna e ad oggi ancora chiusa.