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Scultura Live, a Roma la presentazione del catalogo

redazione
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PESCOPENNATARO - Sarà presentato domani mattina, alle ore 10,30, presso la sede della Regione Molise a Roma, in Via del Pozzetto, 117, il catalogo "SCULTURA_LIVE e del Simposio di Scultura 2010" di Pescopennataro realizzato dal locale Museo della Pietra "Chiara Marinelli". Prenderanno parte all'evento culturale l'onorevole Marco Scurria, il direttore del Fondo Ambiente Italiano di Campobasso, Gerardo Pisapia, il direttore della Fondazione Cultura della Regione Molise, Sandro Arco, il sindaco di Pescopennataro, Pompilio SCIULLI, e il direttore delle Aree Museali e dello stesso simposio, il "maestro" Giuseppe Colangelo. Sono inoltre state invitate tutte le associazioni dei molisani che risiedono a Roma E così Pescopennataro si conferma una «piccola capitale della sCultura». Il centro dell'Alto Molise, paese degli abeti e dei maestri della pietra, grazie alla sua tradizione ricca di maestranze nel campo dell’edilizia e della lavorazione degli ornati a stucco e a scalpello, si fregia di numerose opere. Queste, manifestazione di vari stili artistici, quali il Barocco il Rococò, il Neoclassicismo ed infine il Liberty, hanno dato notorietà al ruolo e al lavoro dello scalpellino pescolano. Le origini dell’opera dello scalpellino pescolano risalgono, presumibilmente, al periodo osco-sannitico. Il paese, infatti vanta una fortezza sannitica, ormai distrutta, dotata di mura megalitiche a difesa della sua parte più vulnerabile. Al Periodo del Basso Medioevo, invece, risalgono le numerose chiavi di volta, portali, chiese e palazzi, realizzate dagli stessi artisti autoctoni, nella vicina Agnone. Infatti il portale artistico della Chiesa di Sant'Emidio di Agnone pare sia stato commissionato dal feudatario Borrello (1295) agli scalpellini pescolani. «La pietra è stata l’elemento principale e unificante dei circuiti delle antiche terre montane, interprete dell’incontro tra uomo e natura. - spiega il maestro Colangelo - Un patrimonio di esperienze e di culture materiali, quindi, che va difeso e attualizzato. Gli artigiani sono stati capaci di produrre manufatti di notevole interesse artistico e culturale, contribuendo in questo modo a delineare i tratti del paesaggio di Pescopennataro, paese ubicato a m. 1190 di altitudine nell’Alto Molise, al confine con l’Abruzzo. La maestria dello scalpellino si coglie, passeggiando per i vicoli più stretti dei paesi del Molise, nella lavorazione dei portali d'ingresso, nei fregi delle balconate e nelle facciate delle case patronali. Rosoni, mascheroni apotropaici, foglie di acanto, stemmi nobiliari sono i motivi più ricorrenti. Gli scalpellini, abili lavoratori, furono chiamati ad operare presso importanti cantieri in molte zone del Molise, in altre regioni d’Italia e in vari paesi del mondo, soprattutto in America, a seguito del processo migratorio. Tutto questo è ben visibile nelle sale del Museo Civico della Pietra “Chiara Marinelli” a Pescopennataro, inaugurato nel 2006, che è indubbiamente un bacino inesauribile di informazioni sulla cultura paleolitica e neolitica, ed è la naturale premessa per poter comprendere le origini di un’attività, come quello dello scalpellino, che nei tempi passati ha dato ai pescolani identità e forma. L’intera sezione della preistoria, relativa ai reperti paleolitici, proviene dalla collezione personale di Pietro Patriarca e Fortuna Ciavolino, che hanno seguito direttamente e in prima persona sia l'allestimento che la produzione di materiale informativo a supporto.Gli oggetti ritrovati sono stati ottenuti durante una campagna di ritrovamenti trentennale, fatta di ricerca e passione, di curiosità e interesse per una terra, quella alto molisana, che ha dato vita ad una comunità preistorica molto importante. La vita del Museo è attiva con oltre 8mila visite, dalle scolaresche ai turisti e, di recente, lo scorso 26 settembre, dalla visita dell’ A.I.I.G., “Associazione Italiana Insegnati di Geografia”, con le delegazioni dell’Abruzzo e del Molise oltre 70 docenti. Tra le altre attività che svolge Il Museo sono i laboratori di scultura “SASSI VIVACI” e laboratori di Arte Visiva e Pittorica, con la pittrice Anna Liberatore, nei campi scuola estivi e nelle scuole di ogni ordine e grado di recente a Tornareccio (CH) Archi (CH) Piane d’ARCHI (CH), Perano (CH) e Castelguidone (CH) e durante la settimana di SCULTURA_LIVE, Simposio di scultura giunto alla sua quarta edizione, iniziativa che, oltre a rinnovare la tradizione degli scalpellini di Pesco, è ormai un importante punto di riferimento per l’arte della scultura. Nella settimana del Simposio, il paese diventa un vero e proprio laboratorio all’aperto dell’arte dello scolpire. Nell’ambito di questa manifestazione, sette scultori, invitati da Direttivo delle Aree Museali, realizzano le loro opere per un Parco dell’infanzia e dei bambini. Il Simposio affiancandosi alle iniziative promozionali, culturali e didattiche, rappresenta un momento di sintesi, tendente alla valorizzazione dell’arte scalpellina e allo scambio culturale fra artisti di tutto il mondo. Il Museo, insieme all’Amministrazione Comunale di Pescopennataro, ha inaugurato nel 2009 il Parco di Pinocchio: un sentiero all’interno della pineta, denominata “Bosco dell’Impero”, è stato impreziosito da sculture realizzate in occasione del II e del III Simposio_Live, tenutosi nel piccolo paese alto molisano nel luglio del 2008 e 2009. La IV edizione di Scultura_LIVE, è stata dedicata all’Anno Internazionale della Biodiversità 2010. Pertanto per perseguire il progetto sulle favole, il direttivo delle Aree Museali ha maturato l’idea di rileggere le opere di Leonardo da Vinci, il classico esempio di " genio universale ", la cui filosofia possiamo desumerla soprattutto dai suoi " pensieri", quei brevi racconti, spesso sotto forma di favola, che si concludono sempre con una morale. Tutto questo, insieme al Parco di Pinocchio rappresentano la fusione tra il Museo della Pietra e quello del Museo Ambientale, affiancandosi alle iniziative promozionali, culturali e didattiche, che vanno ad inserirsi nel territorio alto molisano offrendo un tassello fondamentale per quanti vogliono visitare l’Alto Molise e scoprire gli aspetti più curiosi. Il Museo della Pietra ha un suo profilo sui social network come Facebook e Twitter e a breve un suo profilo su di un Blog e delle sue iniziative sono state riconosciute da siti specializzati come Ex INDIRE Agenzia Nazionale per lo sviluppo delle Autonomie Scolastiche; AS Agenzia Scuola e dal MIUR nell’Anno Europeo della Creatività; Agenda dell’Ufficio Federale dell’Ambiente Svizzera e il FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Campobasso; da siti specializzati nell’Arte come EXIBART.com».
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