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"PER SALVARE L'ALTO MOLISE SERVE UN INVESTIMENTO DA 100 MLN DI EURO"

Con la chiusura dell'ospedale Candido Paglione del Pd non intravede altre strade se non quella di un finanziamento straordinario

redazione
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CAPRACOTTA - E’ drastico, ma anche molto realista, Candido Paglione nel commentare ciò che sta accadendo in queste ore presso il nosocomio altomolisano. "Infatti – dice l’esponente del Partito Democratico – proprio in queste ore si sta procedendo allo smantellamento fisico e definitivo di Ostetricia e di Pediatria con il trasferimento perfino di tutti gli arredi. E’ la prova definitiva, ove c’è ne fosse ancora bisogno, della fine lenta, quasi per consunzione, dell’Ospedale di Agnone. A questo punto troverei davvero grave se qualcuno ancora provasse a far credere alle popolazioni altomolisane che tutto ciò non è vero, a meno che non si pensi che gli altomolisani hanno l’anello al naso". "Ora però – prosegue Paglione – occorrerà trovare la forza di reagire a questa ennesima ingiustizia perpetrata ai danni delle popolazioni montane. Si sarebbe dovuto, semplicemente, tener conto della specificità di Agnone e di tutto il territorio altomolisano. Mi riferisco alla necessità di utilizzare, come era giusto fare, invece, parametri derogatori dagli indici standard per stabilire la dotazione dei posti letto, proprio come era stato previsto dall’art. 20 della Legge regionale sulla Montagna approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 1° aprile 2003. Se solo si fosse tenuto conto di quella legge e magari qualcuno avesse difeso e preteso l’applicazione della stessa, oggi non saremmo ad assistere allo spettacolo triste dello smantellamento del San Francesco Caracciolo". "Ormai – continua l’ex consigliere regionale – davvero tutto è compiuto e tuttavia non si può vivere questo momento con rassegnazione. Occorrerà, invece, dal mio modesto punto di vista, cominciare a pensare seriamente ad una sorta di risarcimento da pretendere, con forza, a favore dei territori e delle popolazioni altomolisane che sono state maltrattate negli ultimi anni e letteralmente scippate di un loro diritto fondamentale, come è appunto il diritto alla salute. Penso, infatti, ad un intervento significativo, di almeno cento milioni di euro, per salvare Agnone e l’Alto Molise dalla desertificazione certa. Un pacchetto speciale che restituisca alle popolazioni altomolisane la speranza nel futuro, con risorse certe e congrue, all’interno della programmazione dei fondi comunitari del nuovo Programma Operativo Regionale. Le risorse dovranno servire per lo sviluppo economico del territorio con il sostegno alle attività produttive ed allo sviluppo turistico, per il miglioramento della dotazione infrastrutturale, con particolare riguardo alla viabilità ed al collegamento rapido di Agnone e di tutto l’Alto Molise con il Sangro e l’Abruzzo ed, infine, per elevare il livello della qualità della vita delle popolazioni residenti, avendo particolare riguardo per la piena accessibilità ai diritti fondamentali, come la salute, l’istruzione e la mobilità". "E’ da qui che deve partire la nostra resistenza e a coloro che pensano di poter risolvere tutto con semplici calcoli ragionieristici - conclude Candido Paglione - consiglio di non essere troppo superficiali, perché se oggi dovessimo chiudere l’Alto Molise, domani potremmo chiudere la Provincia di Isernia e tra un po’, forse, tutto il Molise. Per questo, credo che per l’Alto Molise sia arrivato il momento di rialzare la testa e di pretendere quella giusta attenzione che manca da tanto tempo".
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