AGNONE - Chiusura del punto nascita dell’ospedale San Francesco Caracciolo, chiusura della Comunità Montana Alto Molise (dal primo gennaio 2011, ndr), problemi del territorio. L’agenda di Michele Iorio, presidente della Regione Molise, prevede in mattinata un incontro ad Agnone con i dodici sindaci appartenenti all’ex Comunità Montana. L’incontro – come confermano diversi primi cittadini – si terrà alle ore 10 a in Comune. Punto caldo, neanche a dirlo, la struttura sanitaria di frontiera ormai al centro di roventi polemiche per i pesanti tagli. Il faccia a faccia, fortemente voluto dal sindaco di Agnone Gelsomino De Vita, dovrebbe servire a chiarire molteplici aspetti dell’annosa vicenda, nonostante sarà pressoché impossibile tornare indietro. Ad Agnone non si nascerà più, malgrado promesse, proclami e documenti di dimissioni. D’altronde l’immagine (datata 3 novembre) del camioncino che porta via macchinari e culle dal reparto di Ostetricia, resterà scolpito per sempre nella mente di moltissimi agnonesi, che oggi non hanno più il coraggio di ribellarsi a situazioni ritenute da molti addetti ai lavori inaccettabili. “Nascere in un posto di alta montagna come Capracotta distante circa 50 chilometri dal primo ospedale non è una tiritera o la solita litania – ammette un operatore sanitario – ma, sono convinto, che fino a quando non ci scapperà il morto tutto sarà fatto passare come dovuto, come chi ha provato a invertire tendenza ma di fronte la volontà del governo centrale non ha potuto fare altro che spallucce”.
Insomma la sanità al primo posto dell’agenda odierna. Tuttavia stamane Iorio ufficializzerà anche la chiusura della storica Comunità Montana che dal primo gennaio prossimo chiuderà definitivamente i battenti. Al suo posto – a quanto sembra di capire – un’agenzia montana che nascerà per volontà e sotto la spinta dei vari Comuni e della Regione.

