CASTELGUIDONE - Il servizio di trasporto scolastico per il bambino disabile, da tempo annunciato dall’amministrazione comunale, tarda ad arrivare. «Un inaccettabile caso di discriminazione», tuona il consigliere di opposizione Elvio Di Paolo, e in paese scoppia un vero e proprio caso. Questi i fatti: la locale scuola per l’infanzia è frequentata da un bambino disabile. Il piccolo abita in una frazione di Castelguidone, a qualche chilometro di distanza dal centro e dalla scuola. Dall’inizio delle lezioni, nei mesi scorsi, l’amministrazione guidata da Cicchillitti pare abbia promesso alla mamma del piccolo l’attivazione di un servizio di trasporto adeguato al caso. Il problema, probabilmente, è che il bambino disabile non può usufruire del servizio offerto dallo scuolabus in dotazione al Municipio, perché evidentemente il mezzo non è adatto al trasporto di bambini con disabilità . Nonostante le promesse, a distanza di mesi dall’inizio dell’anno scolastico, la mamma dell’alunno è costretta ad accompagnare il figlio a scuola e ad andare a prenderlo alla fine delle lezioni, con la propria autovettura. Un disservizio? Sicuramente, ma anche e soprattutto un diritto negato. Invece di chiedere pretestuosamente al dirigente scolastico di nominare una sesta maestra, per soli nove alunni, Cicchillitti potrebbe e dovrebbe risolvere questo antipatico problema, un vero e proprio caso di discriminazione e di diritti negati.

