Agnone rialzati! Una esortazione? Uno slogan come tanti altri? Niente affatto a sentir parlare i promotori del convegno – dibattito voluto dal Rotary Club e dal Centro Studi Alto Molise in collaborazione con l’Isiss ‘Giovanni Paolo I’. L’evento si terrà sabato nell’aula magna dell’Itis ‘Leonida Marinelli’ a partire dalle ore 9. Ieri la conferenza stampa di presentazione nella fonderia delle campane dei Marinelli, con gli organizzatori che hanno anticipato le problematiche da trattare.
“La qualità nell’impresa: prospettive e possibilità per l’Alto Molise, vuole essere una risposta concreta a tutto ciò che sta accadendo da anni sull’intero territorio con il rischio desertificazione ormai dietro l’angolo – la premessa di Piero Pescetelli, presidente del Rotary Club Agnone -. Un convegno che si rivolge principalmente al mondo giovanile e a quanti desiderano fare impresa in una terra dal potenziale inespresso. L’obiettivo – ha proseguito Pescetelli – che ci prefiggiamo è quello di tracciare il solco per la creazione di un tavolo tecnico permanente capace di concepire nuove idee e progetti ma soprattutto metterli in pratica affinché si possa creare nuova occupazione, perché il discorso ruota tutto intorno a questo fattore”. “E’ arrivato il momento di urlare basta con il miraggio del posto fisso – ha tuonato l’imprenditore del settore caseario Franco Di Nucci – oggi quello che serve in alto Molise è uno scatto di reni, rimboccarsi le maniche e tentare con tutte le forze di invertire l’attuale realtà. Ma non a parole, servono fatti immediati. E se è vero – ha ripreso Di Nucci – che l’attuale classe politica ha le sue responsabilità (vedi ridimensionamento dell’ospedale) al tempo stesso è ora di finirla di piangersi addosso, occorre una reazione veemente. Agnone negli anni ’20 poteva contare su oltre 10mila abitanti e innumerevoli attività produttive grazie alle intelligenze locali che si ingegnavano riuscendo ad essere antesignani, è quella la strada da riprendere. Non penso sia utopia, al contrario credo che la nuova meta possa essere agguantata. Tutti insieme possiamo farcela”. Alla conferenza stampa presente anche l’assessore provinciale, Florindo Di Lucente il quale si è detto pronto a scommettere su nuovi progetti e sul territorio a patto di “combattere la cultura del posto pubblico, perché – ha affermato – i tempi sono cambiati e vanno sfruttate altre situazioni fino ad oggi tenute nascoste”.
“Non vogliamo sopravvivere bensì essere i principali protagonisti del nostro futuro”, la chiosa di Armando Marinelli titolare dell’omonima fonderia. Parole alle quali hanno annuito Francesco Paolo Tanzi, e Maurizio Cacciavillani, presidente e componente del direttivo del Centro Studi Alto Molise. Al convegno di sabato prenderanno parte esperti dell'associazione nazionale sull'impresa di qualità, la fondazione “Symbola”.