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Autostrada del Molise: poteva essere una fonte di visibilità?

Si alza dall'opposizione una voce a favore dell'impresa

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Dopo giorni di polemica e di stallo politico si leva una voce favorevole alla costruzione dell'autostrada del Molise dalla minoranza regionale. A parlare è il leader di Guerriero Sannita Giovanni Muccio.

Prima di analizzare quanto detto dall'esponente politico occorre tentare alcuni ragionamenti: l'arteria autostradale in progetto avrebbe dovuto permettere una connessione facilitata tra il mar Tirreno e l'Adriatico passando per punti strategici come Termoli, Campobasso-Bojano e Isernia-Venafro. Un'ottima forma di comunicazione di merci tra i 'due mari' se consideriamo che il trasporto su gomma - a livello nazionale - arriva addirittura  al 91% del totale. Non solo la questione industriale ma, l'autostrada, avrebbe potuto svolgere una valorizzazione del territorio proponendo le proprie bellezze naturali, visto che, il percorso, avrebbe attraversato l'intera regione 'spaccandola' a metà.

Sulla base di queste brevissime e scarne riflessioni si è espresso Giovanni Muccio affermando che: “Un’opera che risultava decisiva per lo sviluppo dell’intera area territoriale della nostra piccola realtà regionale e che rilanciava le aree industriali di Termoli, Campobasso-Bojano e Isernia-Venafro, con un più veloce collegamento del traffico merci e uno sviluppo delle aree interne dal punto di vista anche turistico, un rilancio che avrebbe interessato anche tutte le piccole, medie e grandi imprese molisane nel campo dell’edilizia, che soffrono una crisi che li vede soccombere giorno dopo giorno". 

“Un sogno che durava da decenni – ha continuato Muccio – con un iter burocratico ormai completato, finito in un giorno autunnale su un marciapiede della città di Campobasso, dove i due big della politica regionale il Senatore Ruta e il Presidente Frattura, con i loro dieci comandamenti e un tratto di penna hanno cancellato la più grande priorità infrastrutturale del Molise, senza cancellare il Consiglio d’amministrazione di Autostrada Molise Spa e con la lusinga delle quattro corsie che non esiste da nessuna parte, tutto ciò nel più totale silenzio dei partiti della coalizione, compresi i dipietristi veri fautori del progetto che si sono subito adeguati al volere del Senatore e del Presidente regionale”.

in conclusione andrebbe osservata la questione da due diversi punti di vista: da un lato il rientro economico che probabilmente, come afferma Muccio, ci sarebbe stato se il progetto fosse stato completato. Tuttavia c'è anche da aggiungere che viste le condizioni economiche in cui verte - tra tagli alla sanità e altri progetti - la regione Molise potrebbe rischiare di avvalorare il progetto senza avere la possibilità di portarlo a termine.  

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