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NDOCCIATA, GIUSEPPE MARINELLI: "NON CI FERMERANNO"

Il presidente della Pro loco: "L'evento di quest'anno sinonimo di lotta"

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AGNONE - "Show must go on". Nonostante tutto, nonostante le avversità del momento, il rito piu’ imponente del fuoco conosciuto al mondo, ovvero la Ndocciata di Agnone, sfilerà regolarmente l’8 dicembre lungo le strade cittadine. A deciderlo non solo i vertici della Pro loco ma soprattutto i veri animatori della manifestazione, i portatori delle cinque contrade. E’ la risposta alla dichiarazione di guerra, in parte ritrattata ieri su Facebook, da Nunzia Zarlenga leader del gruppo ‘Il Cittadino c’è...’ che solo venerdì scorso, in occasione di un’assemblea voluta dai ragazzi dell’Isiss per parlare dei tagli all’ospedale, si era sbilanciata annunciando di voler bloccare il fiume di fuoco che attirerà migliaia e migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia . Una provocazione che ha creato scompiglio e reazioni a catena tra gli organizzatori. “Mai come quest’anno la Ndocciata avrà un significato così alto – dichiara Giuseppe Marinelli, da vent’anni presidente della Pro Loco – quello di illuminare la speranza di un futuro migliore per l’alto Molise. Vogliamo dimostrare a tutti – ha proseguito Marinelli - che questo territorio è vivo e vuole continuare a lottare, non vogliamo mollare. Credetemi, questa non è retorica o affermazioni di circostanza – ha aggiunto l’avvocato agnonese -. Qualcuno dirà che parlo così solo perché solo il fratello dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli, ma io faccio il presidente di questa piccola associazione che nel corso degli anni con immensi sacrifici e pochissimi soldi a disposizione da parte dei privati locali è riuscita a portare un evento alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali. Della politica non me ne frega niente (testuale) – si sfoga – altrimenti mi dovrei dimettere da questo incarico che ricopro rimettendoci tempo e soldi. Lo faccio, come tutti i miei encomiabili collaboratori, che spesso lavorano dietro le quinte e in silenzio, per passione. Lo faccio per Agnone. Le ideologie le teniamo a dovuta distanza. Oggi, sinceramente – riprende Marinelli - non capisco perché si vuole attaccare qualcosa di bello, qualcosa che tutti ci invidiano. Non mi stancherò mai di dirlo: gli uomini passano ma la Ndocciata sarà sempre un valore assoluto da tutelare, un patrimonio della comunità e dell’intero territorio. Un evento che attualmente – conclude – deve significare la speranza della rinascita”. Amareggiato sì, per le ultime esternazioni e possibili contestazioni, ma non per questo meno battagliero del solito. Chi lo conosce, lo sa. Giuseppe Marinelli al pari dei suoi collaboratori che definisce un’equipe, giura: la Ndocciata si farà. Cascasse il mondo. Fiero di quel senso di appartenenza che qualcuno ha perso o sta perdendo...
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