BOJANO - In seguito alle dichiarazioni di interesse di Avi Molise per la vicenda Gam (leggi) escono allo scoperto anche i giovani professionisti che, 'sotto banco', stavano già lavorando da tempo perseguendo un unico obiettivo: riportare e restituire alla regione Molise una filiera avicola di alto livello che produca e quindi guadagni.
Il lavorio dei giovani professionisti è stato portato allo scoperto da due portavoce, Antonio Limonino - sindaco di San Paolo Matese - e Tonino Spina, entrambi facenti parte della stessa Avi Molise. I due 'volti nuovi' non chiedono altro che l'appoggio da parte della regione per poter portare avanti il loro progetto di riorganizzazione e ammodernamento.
La già maturata esperienza dei due portavoce non fa che confermare quanto possibile sia la realizzazione di quello che si sta cercando di esprimere: vale a dire il tentativo di riportare la filiera avicola molisana ad essere un polo di eccellenza. Per poter ottenere questo risultato si è pensato già di agire concretamente attraverso la costituzione di un consorzio che prevederà la presenza e la partecipazione di allevatori e imprenditori molisani.
Limonino e Spina sono perfettamente a conoscenza di quale sia la situazione in cui versano centinaia di nuclei familiari strettamente legati a questa azienda e sono decisi a scrivere la parola fine al termine di questo dramma sociale. Inoltre la fiducia riposta anche dalla Cisl in Gam non è che un buon trampolino di lancio se si pensa a cosa si potrà ottenere una volta riportata a regime una delle più grandi industrie del territorio.
Andando a scavare nell'aspetto tecnico si nota che i capannoni da adibire a centro pollastre sono già esistenti così come quelli per le ovaiole. Le prime difficoltà si incontrano quando si parla di incubatoi ma la soluzione è già ponta giacché si prevede la gestione temporanea dei pulcini per poter rinnovare una struttura già esistente. Solo il macello sarà da ricostruire ma, i due volti di Avi Molise, si dichiarano già pronti ad affrontare l'impresa.
Due sono, in conclusione, i punti da tenere assolutamente in considerazione: in primo luogo l'Avi Molise non si pone in concorrenza con nessuno, al contrario professano massima apertura sperando, in un futuro non troppo lontano, di poter collaborare con i grandi marchi per chiudere la filiera. In secondo luogo un occhio va gettato sulla politica: i portavoce di Avi non vogliono diventare uno strumento della regione, al contrario vogliono essere un ente che entra a far parte di un progetto già iniziato dalla regione stessa in modo tale da sostenerlo.
L'intero progetto è quindi pensato da molisani per i molisani sperando che le conclusioni paventate diventino presto realtà .