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Urge piano di adattamento frane in 'Abruzzo', e in Molise? 'Aggiornamento'

A rischio i collegamenti verso Schiavi e Castiglione

redazione
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I repentini cambiamenti climatici non potranno non produrre effetti negativi sul territorio e sullo stato dei dissesti. Abbiamo avuto 32 frane, alcune preoccupanti, oltre Villa Celiera e Civitella Casanova che monitoriamo quotidianamente".

Dice così, parlando di emergenze legate ai cambiamenti climatici di fronte ai quali "occorre un piano di adattamento", l'assessore regionale all'Ambiente Mario Mazzocca che ha firmato in Prefettura a Pescara un documento di Protezione Civile sulle dighe.

Nell'intero territorio molisano, al contempo, non si contano gli smottamenti e le frane (leggi) che, oltre a mettere in pedicolo le abitazioni, rendono ancor più difficoltosi gli spostamenti visto che gli automobilisti, spesso e volentieri, si trovano a dover fare i conti con strade che sembrano essersi trasformate in mulattiere. 

Purtroppo la situazione è tragica e non esiste strada scevra da questo problema, almeno per quanto riguarda l'alto vastese. Inutile ricordare la situazione disastrosa sulla strada provinciale 212 che collega Torrebruna a Castiglione Messer Marino. Ovviamente non è solo un problema abbruzzese, come già accennato. Al contrario anche l'intera zona dell'alto Molise si trova a convivere con questa situazione.

Nella foto in basso si nota un tratto di strada che collega Vastogirardi a San Pietro Avellana che è del tutto impraticabile. Passando, momentaneamente, ad un ragionamento regionale si nota che, in una relazione rilasente all'ottobre 2014 parlava già di 8.800 frane attive e solo nella provincia di Campobasso erano 88 i comuni a rischio. Il problema fondamentale sembra essere la conformazione del terreno visto che è per buona parte argilloso. Ciononostante erano stati stanziati fondi per la mitigazione del rischio che sono stati sbloccati solo lo scorso maggio per i 58 comuni che ne avevano fatto richiesta, purtroppo, dei 10 milioni necessari, sono stati messi a disposizione solo 2 milioni e 250 mila euro.

Insomma tra fondi che non si muovono o non bastano per tutti i comuni e il maltempo che continua ad imperversare l'intera regione rischia di franare su se stessa visto che ci si deve anche battere per far riconoscere lo stato di area fortemente disagiata.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

L'ultimo aggiornamento proviene proprio dalla strada Provinciale 212 che, in contrada Fonte Gelata di frazione Valloni (Schiavi d'Abruzzo), ha visto il proprio manto stradale scivolare verso il basso (nella foto di apertura). La situazione non è nuova come si diceva poc'anzi ma le condizioni meteo previste in peggioramento nei prossimi giorni non fanno sperare nulla di buono anzi rischiano di allargare il fronte franoso che è stato momentaneamente 'messo in sicurezza' con l'ausilio di paletti segnalatori. Tuttavia è metà dell'intera sede stradale (la carreggiata sinistra se si percorre la provinciale in direzione Schiavi) ad aver ceduto quindi la stessa mobilità nel tratto potrebbe essere messa a dura prova.

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