Continua l'operazione della Procura di Isernia in merito ai presunti appalti illeciti. Come dicevamo ieri le indagini si spandono a macchia d'olio su tutto il territorio provinciale (leggi) mentre la posizione del Procurato Paolo Albano resta ferma: 'massismo riserbo'. Tutta l'operazione è nata il 2 dicembre presso il comune di Acquaviva quando i finanzieri sequestrarono dei faldoni sospetti.
Altre indiscrezioni continuano a parlare di oltre 100 iscritti del registro degli indagati per reati contro la pubblica amministrazione. "Confermo che i reati ipotizzati rientrano nel campo della pubblica amministrazione - ha commentato il Procuratore Albano - ma non é il momento per parlare di numeri o per fare nomi di enti". Ultimo fattore che non è stato nè smentito nè confermato dal procuratore è il coinvolgimento della Procura di Isernia nell'inchiesta.