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Energia e Carburanti: previsti ribassi e aumenti

Gas ed elettricità costeranno meno mentre continuano ad aumentare i carburanti

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Emessi i nuovi costi per l'energia elettrica, il gas ed i carburanti. In base a quanto reso noto da Federconsumatori si può parlare di una medaglia a due facce, la prima è di certo positiva per i cittadini che vedranno le proprie bollette subire un calo del 4% che si aggiunge al calo registrato ad inizio anno e attestatosi sul -0,3% per quanto riguarda il gas, mentre il calo sarà intorno al -3% per l'energia elettrica. Al contrario se si volge lo sguardo verso i rifornimenti dei mezzi di trasporto si nota che, dalle comparazioni effettuate dall'O.N.F. - l'Osservatorio nazionale Federconsumatori - le quotazioni della benzina, nonostante il petrolio presenti il proprio costo sui livelli minimi, tenderanno a salire, in base al cambio euro dollaro, di 12 centesimi. Questa ultima stima tiene anche conto anche dell'aumento delle accise e dell'IVA. 

Proseguiamo con ordine: il calo del costo del gas rappresenta di certo un fattore positivo per i cittadini ma, il calcolo portato avanti dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il gas e il Sistema Idrico ha di certo risentito - come si legge sul sito di Federconsumatori - dei benefici derivanti dalla riforma che prevede la modifica degli assetti di mercato. Si passa quindi dal Take or Pay (di natura più onerosa) ai contratti basati sui prezzi Spot del mercato all'ingrosso (stabiliti direttamente in borsa e calcolati sul rapporto domanda offerta). Seguendo lo stesso ragionamento si muove il comparto dell'energia elettrica visto che, come detto, anche in questo caso si registrerà un netto calo. Dopo un 2014 prettamente stabile sotto il profilo economico il primo trimestre del 2015 fa registrare una lieve flessione che si attesta intorno al -1,1% che, a sua volta, si va a sommare al -3% già registrato a inizio anno. Traducendo questi dati in 'spiccioli' dovrebbe verificarsi un decremento di circa 20 euro per famiglia nel corso dell'anno. Inutile aggiungere che una tendenza di questo tipo non è altro che positiva per il paese e offre la possibilità di rilanciare l'economia nel corso dell'anno che si sta svolgendo. Federconsumatori aggiunge anche che per continuare lungo la strada intrapresa occorre un'azione decisa e mirata del governo ritenendo necessario: 

'Nel settore del gas
- ridurre la pressione fiscale sulle bollette del gas (che attualmente è il doppio rispetto alla media europea) ed abolire la tassa sulla tassa, ovvero l’assoggettamento all’IVA delle imposte erariali e delle addizionali regionali,
- smetterla di considerare il metano per il riscaldamento come un “bene di lusso”, portando quindi l’Iva al 10% ,
- avviare la riforma del bonus gas.

Nel settore dell’energia elettrica
- eliminare con gradualità la voce “oneri di sistema” (che incide per il 25% nelle bollette elettriche), trasferendo gli incentivi per le fonti rinnovabili sulla fiscalità generale,
- esentare dall’imposizione dell’IVA i diversi contributi ed incentivi annoverati tra gli oneri di sistema,
- riformare, rendendola più equa e trasparente, la bolletta elettrica, mantenendo una progressività (anche se meno marcata) rispetto all’attuale struttura per incentivare il risparmio energetico,

- riformare radicalmente il bonus energia.'

Passando all'aumento dei carburanti invece questo si traduce in una spesa maggiore che ammonta a circa 144 euro annui diretti (quindi per i pieni di carburante) e a 118 euro in termini indiretti (costi dei beni di prima necessità che devono essere trasportati); facendo il totale si nota che la somma ammonta a 262 euro annui che volano via nei serbatoi dei consumatori.
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"Una situazione intollerabile, che va avanti da troppo tempo e che si ripropone ogni volta che le quotazioni o il cambio accennano ad una impercettibile variazione che diventa subito l'alibi per aumentare i costi del carburante con la velocità della luce. Mai che avvenga il contrario: quando c'è spazio per una diminuzione, questa avviene, se avviene, con tempi biblici." - dichiarano Rosario Trefiletti (presidente Federconsumatori) ed Elio Lannutti di Adusbef.

Anche in questo caso è dunque necessario un intervento da parte del Governo al fine di porre un freno a questa situazione anche perché, alla luce dei dati raccolti, si nota un aumento, rispetto a quattro anni fa, di circa 0,17 centesimi passando quindi da un'accisa di 0,56 cent al litro a 0,73 cent per la benzina.

Per questo - conclude federconsumatori - è fondamentale avviare misure tese al calmieramento dei prezzi, disponendo delle norme stringenti che favoriscano l'ampliamento della rete no-logo (presso la quale si risparmiano anche 8-9 centesimi al litro). È necessario inoltre evitare categoricamente qualsiasi nuovo aumento delle accise.

 



 

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