Un giocatore così vorrebbe averlo chiunque. Per capire il perché basta rivedere le immagini dell’incontro di domenica tra la Civitanovese e l’Agnonese, gara che lo ha consacrato un gigante in mezzo al rettangolo. In attacco o in difesa per Piergiulio Litterio, classe ’89, cresciuto a pane e pallone, non fa differenza. Tre stagioni fa il suo esordio ufficiale in serie D ad Arrone, quando sulla panchina granata sedeva Ersilio Cerone, tuttavia è con Massimo Agovino che SuperPippo, come lo chiamano i suoi amici, è riuscito a raggiungere la sua maturità calcistica. Stupefacente la sua prestazione nelle Marche, dove nel primo tempo, versione esterno alto, è stato abile a procurarsi il rigore, poi fallito da Bernardi e nel secondo, dopo l’espulsione di Pesce ha saputo calzare appieno il ruolo di difensore centrale al fianco di un altro agnonese quale Paolo Scampamorte. “Un calciatore versatile come lo è Litterio fa bene anche alle casse della società – spiega tra il serio e faceto il direttore sportivo Maurizio Sabelli -. Sapere che può ricoprire più ruoli con un rendimento sempre costante – prosegue – rappresenta una garanzia anche in fase di mercato”. “Un alieno – lo definisce il trainer granata – che, malgrado la sua statura riesce a fare cose strabilianti come l’aver fermato un attaccante esperto quale Bonaventura, venti centimetri più alto di lui. Litterio è un ragazzo che non finirà mai di stupire”. Un po’ come l’Agnonese, squadra dai grandi numeri che nell’arco di due settimane si è tolta lo sfizio di stendere prima l’imbattuta Sambenedettese, poi la Civitanovese che tra le mura amiche si vantava di non aver mai ceduto i tre punti agli avversari. Intanto Agovino, torna sulla prova di Litterio e racconta un simpatico aneddoto. “Mentre eravamo a pranzo al ristorante, Litterio mi ha chiesto se poteva bere un bicchiere di birra e stranamente, visto che non l’ho fatto mai. A fine gara sapete che mi ha detto Litterio? Mister se ne avessi bevuto un altro avrei fatto anche gol...”. Oggi a mettere gli occhi sul gioiellino di casa Olympia diverse società di Lega Pro. “Se in futuro dovesse arrivarci una richiesta seria da parte di squadre di Prima o Seconda divisione – conclude Sabelli – valuteremo attentamente anche perché l’Agnonese, come fatto in passato, non negherà mai la possibilità di crescita dei propri tesserati, anzi per noi l’eventuale interessamento di club professionisti ai nostri atleti rappresenta un motivo di orgoglio”.