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IL PD RECLAMA L'ISTITUZIONE DI UN ASILO NIDO IN CITTA'

La proposta porta la firma del coordinatore cittadino Maurizio Cacciavillani

redazione
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AGNONE - Istituire un asilo nido “micronido” ad Agnone. La proposta porta la firma del Partito democratico locale che per bocca del suo coordinatore, Maurizio Cacciavillani illustra la strada da intraprendere. “Qualcuno potrebbe obbiettare sul fatto che tale idea sia fallita in un periodo dove nascevano molti più bambini di ora, eppure, da allora, la società è cambiata talmente tanto che oggi risulta indispensabile alleggerire i carichi familiari all’interno delle famiglie, caratterizzate da una partecipazione femminile al mercato del lavoro sempre maggiore, specialmente per le aree interne e la montagna. Siamo anche convinti che i servizi per l'infanzia devono essere concepiti non solo come supporto per i genitori, ma anche come investimento sociale e culturale sui bambini. A dimostrazione di come sono cambiati i tempi l’anno scorso la ‘sezione primavera’ di Agnone (si tratta di un servizio educativo sperimentale rivolto ai bambini tra i due e i tre anni), ha visto la partecipazione di oltre 20 bambini. Peccato che la totale dipendenza di questo servizio dai fondi regionali non consente nessun tipo di programmazione, infatti lo scorso anno è iniziata a marzo e per quest’anno ancora non parte. Noi invece pensiamo che un servizio come primo requisito debba avere la continuità per permettere, a chi ne deve usufruire, di potersi organizzare conciliando i propri tempi familiari. Un altro limite della sezione primavera è che si rivolge ai soli bambini tra i due e i tre anni a differenza di un micronido che va da zero a tre anni”. Successivamente Cacciavillani tratta il tema delle risorse economiche, vero cruccio per le Amministrazioni in un periodo di austerity e quello prettamente strutturale, fornendo ulteriori consigli dove poter attingere i soldi. “Le risorse finanziarie per istituire un micronido ad Agnone non costituiscono un grande problema visto che il Comune ha un bilancio di circa 8 milioni di euro – sottolinea l’esponente del Pd - Infatti, basterebbero circa 20 mila euro l’anno, reperiti sempre con il criterio del virtuosismo, per garantire un buon funzionamento della struttura. Poi ci sono i finanziamenti regionali previsti nel ‘piano straordinario per i servizi socio-educativi per la prima infanzia’ (piano d’azione per il raggiungimento degli Obiettivi di Servizio della Regione Molise S.04 – S.05) che prevedono un stanziamento per la realizzazione/completamento degli asili nido e micronidi stimato in 7 mila euro per ogni posto attivato. Considerando venti posti si potrebbero utilizzare i 140 mila euro derivanti per completare una parte dell’asilo nido già esistente in Piazza del Popolo (senza sfrattare nessuno). Inoltre, sempre la stessa misura di intervento, prevede un meccanismo premiale per sostenere l’avvio del servizio a favore dei Comuni che operano in situazioni di particolare disagio per un massimo di 30 mila euro per i primi due anni di attività. Infine, per quanto riguarda la gestione è preferibile affidarla a soggetti esterni, magari ad una cooperativa di giovani agnonesi, con l’opportunità di creare anche nuovi posti di lavoro”.
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