“Più forti del Palazzo e delle decisioni arbitrali”. Controcorrente sempre anche quando vince. Massimo Agovino è fatto così e dopo la vittoria ottenuta nel derby sul Venafro (erano otto anni che i granata non vincevano in casa dei bianconeri, ndr) nel ribadire che l’obiettivo resta la salvezza, l’allenatore campano si toglie qualche sassolino dalle scarpe e spara a zero contro le ultime decisioni che – a suo dire - hanno penalizzato l’Agnonese. “Domenica scorsa contro il Cesenatico ci hanno scippato due punti con un gol regolare annullato a Galuppi, per non parlare del ‘furto’ del Palazzo con la sconfitta a tavolino con il Rimini 1912 all’indomani di un quattro a uno a nostro favore che non ammetteva repliche – riprende -. Oggi la mia squadra avrebbe dovuto avere 30 punti. Peccato. Tuttavia la vittoria sul Venafro dimostra che siamo più forti di tutti e di tutto”. A tre punti dai play off – “Il successo di mercoledì è un passo fondamentale verso la salvezza”. Nella maniera più assoluta Agovino non vuol sentir parlare di spareggi, ma la terza vittoria consecutiva intervallata da un pari, attesta l’Agnonese a sole tre lunghezze dalla zona play-off. “In questi tre anni di permanenza ad Agnone ogni qualvolta è uscita fuori la parola play-off, puntualmente siamo stati ridimensionati dal rettangolo”. Scaramanzia o prudenza? Sta di fatto che il calendario è dalla parte dei ragazzi di Masciotra. Infatti nelle ultime due giornate di andata, l’Olympia affronterà in casa l’Atessa Val di Sangro per poi recarsi a Luco Canistro, due avversari che sulla carta sembrano alla portata. Agovino non fida e consiglia di rimanere con i piedi per terra e soprattutto scendere in campo con l’umiltà che ha permesso di ottenere i tre punti nel derby. Mercato – Con il dubbio di poter utilizzare o meno l’esterno Pietro Pifano, l’Agnonese necessariamente sarà costretta a tornare sul mercato. Il direttore sportivo, Maurizio Sabelli è sempre alla caccia di juniores che potrebbero tornare utili alla causa. Intanto ieri la squadra non si è allenata. Agovino, di pari intesa con Nunziata, ha optato per un turno di riposo. mdo