Sono riusciti a inserirsi nella linea telefonica di una banca e al telefono si sono spacciati per il direttore della filiale, fornendo rassicurazioni sull’autenticità di un assegno che in realtà era contraffatto. Protagonisti della singolare vicenda i componenti di una banda di truffatori che però sono stati bloccati dalla Squadra Mobile di Campobasso. Una persona è stata arrestata, mentre gli altri soggetti coinvolti sono in via di identificazione.
I dettagli dell’operazione, che è stata chiamata ‘Omega’, sono stati resi noti questa mattina dal capo della Squadra Mobile, Raffaele Iasi. La vicenda ha avuto inizio la settimana scorsa quando un uomo con accento campano, spacciandosi per un imprenditore, ha contattato telefonicamente una gioielleria del centro di Campobasso e ha chiesto di poter acquistare “per finalità aziendali’ alcuni orologi di marca Omega. La merce scelta aveva un valore complessivo di 20mila euro, ma è stata concordata una vendita al prezzo di 15mila.
Il commerciante e il presunto imprenditore hanno quindi fissato un appuntamento in banca a Campobasso per le 11 di ieri mattina, qui doveva avvenire il versamento dell’assegno circolare e la contestuale consegna della merce. Il titolare della gioielleria si era però intanto insospettito e ha contattato la questura. I poliziotti hanno subito intuito che qualcosa di poco chiaro stava avvenendo e hanno avviato una serie di accertamenti. All’appuntamento si è presentata una donna e a quel punto il direttore della filiale, per avere conferma della regolarità di tutta l’operazione, ha telefonato alla banca che aveva emesso l’assegno, assegno che ristava emesso dalla filiale di Torre del Greco. Dall’altra parte del filo ha risposto il direttore dei quest’ultimo sportello che ha fornito rassicurazioni sia sull’assegno che sul titolare del conto: “Un cliente - ha detto - di primaria importanza”. A tradire la banda è stato però il documento presentato dalla donna, una carta di identità risultata essere ‘clonata’ da un documento che era stato smarrito da una persona a Milano.
A questo punto gli agenti molisani hanno chiesto aiuto ai colleghi campani che si sono recati nella filiale di Torre del Greco scoprendo che da quell’ufficio nessuno aveva mai parlato al telefono con la banca di Campobasso. “Qualcuno è riuscito a intromettersi momentaneamente nell’utenza della banca e a fingersi il direttore, in realtà all’oscuro di tutto”, ha spiegato il capo della Squadra Mobile. Dell’accaduto è stata avvertita anche la Telecom per gli accertamenti necessari e per capire come sia stato possibile ‘entrare’ nella linea telefonica. La donna che si era presentata in banca (G.T., 51 anni di Napoli) è stata arrestata.