POGGIO SANNITA - Il problema esiste ma non come qualcuno vorrebbe farlo passare. Così parlare di canile lager e maltrattamenti è alquanto eccessivo e al tempo stesso abusivo come lo è certamente la struttura di contrada Castel di Croce di Poggio Sannita che oggi ospita 150 cani che altrimenti non si sa che fine avrebbero fatto. Per una ulteriore analisi della vicenda,Altomolise.net ha incontrato Candido Paglione, dirigente del servizio veterinario della ex Asl di Agnone e repsonsabile dell'anagrafe canina che da anni monitora la situazione al pari dei Nas di Campobasso.
Allora Paglione ci può dire come procedono le cose presso il rifugio per cani nel comune di Poggio Sannita?
“Lo scorso 3 gennaio è iniziato il lavoro di identificazione dei cani, contestualmente si è proceduto a fotografare singolarmente tutti i cani presenti ed a sottoporli ad esame clinico per la verifica delle condizioni generali di salute. I cani con lesioni cutanee parassitarie riferibili a rogna sono stati sottoposti a specifico trattamento, mentre quelli con presenza di leishmaniosi, invece, saranno sottoposti, al fine del lavoro di identificazione, agli esami di laboratorio di routine per l’esatta diagnosi della malattia. Il lavoro proseguirà senza sosta nei prossimi giorni”.
Sarà possibile adottare i cani come chiesto espressamente dall’associazione Ugda?
“Dopo aver ‘messo in sicurezza’ sotto l’aspetto sanitario tutti i cani presenti e dopo aver regolarizzato gli aspetti anagrafici si potranno valutare richieste di affidi o adozioni che saranno consentite tramite autorizzazione del servizio veterinario”.
Dunque un sì forte alle adozioni, sembra di capire?
“Dal mio modesto punto di vista bisognerà accelerare il più possibile le procedure per attivare la campagna di adozione dei cani presenti per arrivare rapidamente ad un progressivo svuotamento della struttura. In caso, contrario, cioè in assenza di richieste di adozione adeguate, è opportuno che gli organismi competenti valutino, da subito, eventuali ipotesi alternative per il ricovero dei cani”.
Ad oggi come stanno gli animali?
“Lo stato sanitario, al netto delle patologie evidenziate, è ugualmente sotto controllo ed è meno grave rispetto al primo sopralluogo fatto il 20 dicembre scorso. Stessa cosa dicasi per ciò che concerne l’alimentazione dei cani presenti. La situazione allo stato attuale è sotto controllo”.
In definitiva che ruolo potranno svolgere le Istituzioni e le associazioni?
“Se è vero come ha scritto Gandhi che la civiltà di un popolo si valuta anche da come sono trattati gli animali, voglio augurarmi che le istituzioni e le associazioni, tutte, sappiano lavorare in modo sinergico per concludere positivamente questo lavoro che stiamo portando avanti, tra mille difficoltà, nel segno di un rinnovato e convinto impegno in difesa degli animali e dell’ambiente”.