“Ci assumiamo tutte le responsabilità del caso, se abbiamo sbagliato pagheremo, ma allo stesso tempo devo dire che la dirigenza della Recanatese ha fatto una enorme vigliaccata”.
Sincero come lo è sempre stato Franco Marcovecchio, direttore generale dell’Olympia Agnonese, già numero uno del club di viale Castelnuovo ripercorre il week-end infernale che molto probabilmente costerà la sconfitta a tavolino all’Olympia e un punto di penalizzazione. Il tutto perché la squadra di Massimo Agovino non si è presentata domenica nel centro leopardiano causa l’ondata di maltempo che ha colpito l’intero Molise e in particolar modo Agnone e il suo hinterland.
“Il nostro errore, se così può essere definito, è stato quello di fidarci oltremodo della dirigenza marchigiana avvertita sabato sera”.
Cosa vi siete detti?
“Che la situazione meteo e dunque la viabilità in alto Molise, come attesta anche un documento della Polstrada, era precipitata e mettersi in viaggio sarebbe stato un azzardo imperdonabile”.
Da Recanati - come si può leggere sul sito cronachemaceratesi.it - dicono l’esatto contrario. Ovvero che voi non avete avuto alcun contatto con loro.
“Mentono e sanno di farlo. Eravamo d’accordo su tutto, ci avevano rassicurato dicendoci che non c’era alcun problema, mentre domenica abbiamo dovuto registrare quella che reputo una vigliaccata. Sono convinto che avevano paura di noi”.
Potete provare con carte scritte che avete avvisato la Recanatese?
“Dopo i colloqui telefonici avuti anche con il segretario della Figc De Angelis, abbiamo ritenuto superfluo mandare fax o altre carte scritte ed lì che forse abbiamo sbagliato. Siamo stati, come dire, troppo ingenui”.
D’accordo, ma domenica perché non siete partiti?
“Glielo ripeto: eravamo sicuri del fatto che la Recanatese avesse accettato le nostre richieste e cioè far rinviare la gara”.
A situazione inversa come vi sareste comportati?
“Siamo l’Olympia Agnonese: una società che della serietà ha fatto un cavallo di battaglia, scusate ma non mi va di aggiungere altro”.
Come andrà a finire?
“Dopo quanto accaduto contro il Rimini 1912 (gara persa a tavolino dopo la vittoria riportata sul campo, ndr) sono alquanto pessimista”.
Quante responsabilità vi sentite di avere?
“Solo quella di aver agito in buonafede. Di questi tempi è un peccato mortale visto la perdita di quasi tutti i valori”.
Dalle Marche già cantano vittoria. Se il giudice sportivo (lo stesso che ha inflitto la sconfitta a tavolino contro il Rimini) confermerà il tutto per voi sarà di una tegola pesantissima soprattutto in vista del derby contro il Trivento.
“La cosa che mi preoccupa maggiormente è il contraccolpo mentale”.
Parliamo ancora del derby. Sarà un crocevia fondamentale per la salvezza?
“Ebbene si. Se dovessero toglierci un punto contro i trignini diventa un vero e proprio spareggio. A parlare è la classifica”.
Su cosa farete leva?
“Lo vuole proprio sapere? Sul nostro grandioso pubblico, su una rosa al completo e sulla rabbia che coviamo dentro”.
Parla come se il giudice si fosse già pronunciato?
“E solo una sensazione che vi ho esternato. Stop".
Infine, l’attaccante Sandro Buonanno firmerà in settimana?
“Doveva essere una settimana decisiva perché Agovino avrebbe avuto modo di vedere in azione l'attaccante, purtroppo il maltempo continua a penalizzarci”.
Squadra - L'Olympia nella mattinata odierna (vista l'indisponibilità del Civitelle) si è allenata presso l'impianto di Roccaravindola.