Alcune guide turistiche, che illustrano i posti da visitare ad Agnone, suggeriscono il Parco Archeologico in Località San Lorenzo dove furono rinvenute delle strutture murarie riferibili al periodo alto-medioevale probabile riuso , durante questo periodo, di un edificio termale romano. Nella stessa zona sono visibili i resti di una fortificazione sannitica in opera poligonale risalenti al IV secolo a.c. e i resti di una fontana romana.
Grande è la sorpresa per chi si avventura nella ricerca di questo sito. Il cartello che fornisce indicazioni è quasi introvabile, e i resti non sono accessibili allo sguardo, la vegetazione ha ricoperto tutto e tra la fitta vegetazione a malapena si intravedono alcune pietre delle antiche Mura Ciclopiche.
Si apprende che il sito fu danneggiato negli anni “60 dai lavori per realizzare la strada e dalla costruzione di case private, fu successivamente interessato da scavi da parte della Università del Molise e alla fine degli scavi il sito fu completamente abbandonato e la natura ha fatto il resto.
Un vero danno che non si sappiano o non si vogliano valorizzare anche a scopi turistici e in termini occupazionali le ricchezze storiche e archeologiche dei numerosi siti presenti in Molise. La regione in effetti vanta numerosi siti di importanza internazionale ma registra un numero sempre crescente di strutture chiuse al pubblico, restauri iniziati e mai conclusi, nuovi musei in perenne attesa di essere inaugurati. L’ Italia ha il triste primato in Europa, dei più bassi fondi economici destinati all’arte , la cultura e l’istruzione. Le Soprintentenze alla Cultura e alle Belle Arti, le Amministrazioni Locali, spesso fanno il resto.
Almeno le erbacce si potrebbero tagliare .