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"Per Monaco una disfatta locale senza precedenti"

E' l'analisi del dopo voto di Giancarlo Ciolfi, capogruppo di minoranza al Comune di Capracotta

redazione
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CAPRACOTTA. «Nei giorni scorsi - afferma il Capogruppo Ciolfi – ho letto sulla stampa locale le dichiarazioni del Sindaco Antonio Vincenzo Monaco riguardanti il proprio risultato alle elezioni regionali nell’intera Circoscrizione Provinciale e a Capracotta in particolare e, in tutta onestà, sono rimasto letteralmente esterrefatto dall’analisi che, evidentemente, è stata buttata giù con l’intento di mascherare un risultato personale a dir poco pessimo (della serie “butto le mani avanti per non farmi male”); anche perché capisco la rabbia e la delusione del momento ma credo che le analisi non debbano essere fatte “a caldo”, perché magari si è presi dalla foga di dover mettere una “pezza a colore” su uno strappo che, ahimè, è troppo grande! I numeri, infatti, non mentono mai e il Sindaco Monaco, che “del far di conto” ne fa benissimo il proprio mestiere, dovrebbe saperlo più di ogni altro. Il primo cittadino farfuglia frasi del tipo “avrei potuto ricevere molti più consensi ma moltissimi capracottesi mi hanno detto con la massima franchezza che non mi avrebbero votato perché volevano continuarmi ad avere come Sindaco…sono soddisfatto del risultato ottenuto…necessita ricordare che la mia è stata una campagna elettorale molto breve, ho accettato la candidatura quattro giorni prima della scadenza per la presentazione delle liste e ho avuto appena un mese per muovermi in campagna elettorale…quanto all’IDV Capracotta ha dato un’ottima risposta con un consenso pari a circa il 36%”. Ma niente è più lontano da quella che, per lui, è la triste realtà dei fatti, la fredda oggettività dei numeri che non può lasciare spazio ad interpretazioni singolari e “pittoresche”». E’ quanto dichiara Giancarlo Ciolfia, capogruppo di minoranza al Comune di Capracotta che analizza l’esito delle urne registrato dal primo cittadino nel paese dell’Altissimo Molise. «Non commento – continua Ciolfi – il magro risultato che Monaco, come coordinatore provinciale dell’IDV, ha ottenuto nell’intera Circoscrizione (682 voti, quarto nel proprio partito), perché credo spetti ad altri; mi preme, invece, rimarcare che il 16 e 17 ottobre scorsi a Capracotta si sono recati alle urne 635 cittadini e di questi solo 171 hanno voluto accordargli la propria preferenza. Questo è un risultato negativo senza precedenti, soprattutto se si considera che Monaco era l’unico candidato del paese e che l’intelligente elettore capracottese, in ogni singola competizione elettorale, si è sempre stretto intorno al candidato locale, rimarcando un sano campanilismo e un profondo senso di appartenenza. Ne sono dimostrazione i risultati delle elezioni regionali del 2006, quando erano candidati sia Antonino Sozio (197 preferenze a Capracotta) per il centrodestra sia Candido Paglione (320) per il centrosinistra, in grado di catalizzare il 62,34% e l’82,26% del totale delle rispettive coalizioni: dei veri e propri plebisciti che vanno riconosciuti per pura onestà intellettuale! Monaco, invece, riconfermato Sindaco da appena cinque mesi, si è fermato al 51,20% del totale della coalizione di centrosinistra. Anche in rapporto alle ultime elezioni comunali per il primo cittadino si tratta di una pesante e cocente sconfitta personale: è stato capace, infatti, di dimezzare perfettamente i propri consensi (171 contro 342!)». «Il problema di Monaco – conclude il capogruppo di minoranza – è la sua continua e ossessiva brama di fare “il politico” che lo vede candidato ad ogni singola competizione elettorale in cui i consensi accordatigli dai capracottesi, puntualmente, servono solo ed esclusivamente a far scattare il seggio per qualche suo compagno di partito di Isernia (vedi anche le provinciali del 2009). Ora basta, ora credo che i capracottesi siano veramente stufi di registrare l’ennesimo tentativo a vuoto di Monaco e di vedere “migrare” i propri voti verso il capoluogo pentro; se le sue candidature sono per aspirazioni politiche personali o per “dovere di partito”, ce le risparmi, pensi a fare l’amministratore visto che, come ha detto anche lui, i cittadini vogliono che faccia il sindaco, e abbandoni la politica e le continue apparizioni sui media regionali…sono i numeri che glielo chiedono!».
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