AGNONE. “Quella dello spopolamento è una delle più gravi e lancinanti piaghe del Molise". E' stato il filo conduttore del confronto ieri con cittadinanza e amministratori a Carovilli e Agnone avuto dal candidato alle regionali, Vincenzo Corugno sceso in campo con la lista 'Rialzati Molise' collegata al candidato presidente Paolo Di Laura Frattura.
"Non sono andato lì per proporre facili ricette elettorali - ha sottolineato Cotugno - bensì per parlare con pacatezza a gente, come me, preoccupata per il proprio futuro e per quello dei propri figli. Credo che il problema della fuga dal Molise, intimamente legato agli elevati tassi di disoccupazione e alla mancanza di opportunità, debba essere affrontato con politiche coordinate a livello regionale e non con interventi sporadici e localizzati a specifiche aree.
Credo innanzitutto sia necessario capire e decidere quale sia la vocazione della nostra piccola-grande terra. In concreto privilegiare il finanziamento di piccole e piccolissime imprese, il nerbo della nostra economia, evitando di immobilizzare o, peggio ancora, di sperperare centinaia di milioni di euro in una o due grandi aziende. Realtà che, peraltro, non riescono neppure a garantire adeguati livelli occupazionali.
Con quelle ingenti risorse, erogate attraverso una Finmolise potenziata nel suo ruolo di banca del territorio, si potrebbero finanziare migliaia di Pmi. Sarebbe questo un eccezionale volano per l'economia disastrata della regione.
Una regione, nonostante la pesante crisi - ha proseguito l'ex sindaco di Venafro - capace ancora di mostrare di sé un'immagine di industriosità e coraggio. Penso, ad esempio, alla Pontificia Fonderia Marinelli che ho appena visitato. Confrontandomi con proprietà e maestranze mi sono commosso. Ho infatti compreso che simili realtà potranno continuare ad essere orgoglio del Molise e dei Molisani nel mondo, solo se saremo capaci di creare opportune condizioni di efficienza del ‘sistema –Molise’. Sarà questa una delle più ardue sfide che affronteremo col presidente Frattura. Il primo passo - ha concluso Cotugno - quello di prendere ogni decisione andando sul campo a confrontarsi con la gente, con le comunità destinatarie di quelle decisioni. Il territorio del Molise è circoscritto. Si può fare. Io ci credo...crediamoci insieme!”