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Le Società Operaie Molisane hanno dato vita al Coordinamento Regionale

Approvati all'unanimità l'Atto Costitutivo ed il Regolamento

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Nato da un’intuizione del 2012, in occasione del 125esimo anno dalla fondazione della Società Operaia di Carovilli, ha preso vita e consistenza il Coordinamento Regionale delle Società Operaie di Mutuo Soccorso del Molise. Quel giorno, era il 12 agosto, molte società operaie attive in Molise, con tanto di bandiere e labari, si trovarono a festeggiare il sodalizio di Carovilli, al termine dell’incontro fecero la promessa di rivedersi per dare vita ad una fattiva collaborazione. Sono trascorsi quasi tre anni e quella promessa è stata mantenuta. Sotto la spinta propositiva della Presidente della Società Operaia di S. Martino in Pensilis, Ornella Mancini, e del Presidente della Società Operaia di Carovilli, Angelo Di Ianni, e con la preziosa partecipazione attiva delle Società di Lucito, Casacalenda, San Giovanni in Galdo, Colli al Volturno e Capracotta ha ricevuto approvazione unanime da parte dell’Assemblea Costitutiva il Regolamento del Coordinamento Regionale in una vivace riunione che si è tenuta a Lucito.
Erano presenti ed hanno partecipato con vero entusiasmo delegazioni delle varie Società, quasi tutte composte da Presidente, Vicepresidente e due delegati, come previsto dal nuovo Regolamento, ed hanno fondato la nuova entità organizzativa approvando anche un preciso atto costitutivo. In questa fase, nel fissare le regole della collaborazione i fondatori hanno preferito utilizzare la forma di Regolamento anziché quella di Statuto al fine di dare snellezza e facilità di applicazione ai rapporti che dovranno essere improntati più allo spirito di amicizia che ad una serie di regole burocratiche vincolanti, lasciando comunque aperta ogni possibilità di modifica ed aggiornamento man mano che il Coordinamento realizzerà il proprio modo di essere e di operare.
Alla riunione hanno partecipato sia il Sindaco di Lucito, Fabiola de Marinis, che ha voluto fare gli onori di casa, sia il sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca; entrambi si sono detti molto onorati di partecipare ad una riunione di tale importanza sia per i valori tradizionali che le Società operaie portano nel loro patrimonio, sia per i significati moderni che esse dimostrano di possedere nel realizzare un’operazione fortemente proiettata al futuro.
Il Regolamento approvato precisa all’Art. 2 che “il Coordinamento è il punto di riferimento delle diverse S.O.M.S. che vi aderiscono e costituisce un organismo unitario che le collega in maniera stabile e con carattere di continuità, costituendo una rappresentanza unitaria di iniziativa e proposta sia di attività comuni che di interazione con le istituzioni locali e regionali. Il Coordinamento svolge le sue funzioni nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia delle singole Società aderenti”. Tra gli scopi di questa nuova organizzazione l’Art. 4 precisa che “il Coordinamento svolge attività ed iniziative che realizzano e favoriscono la crescita sociale e culturale delle realtà all’interno delle quali operano i sodalizi aderenti, con particolare riferimento alla ricerca storica e alla conservazione e promozione delle tradizioni locali”. Inoltre “si impegna a promuovere momenti di socializzazione attraverso l'organizzazione di viaggi ed iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo, che valorizzino i beni storici, monumentali, artistici nonché il patrimonio naturalistico e ambientale del territorio”.
In un momento in cui il Molise sembra in attesa di un evento che ne decreti l’accorpamento con altre regioni, se non addirittura lo smembramento del territorio, le Società Operaie trovano la forza di riportare in primo piano lo spirito di fratellanza, che è il fondamento delle antiche Società Operaie di Mutuo Soccorso, tutte nate prima del ‘900, e lo spirito di appartenenza ad una Regione che, seppur piccola, può vantare una storia ed una tradizione culturale assolutamente straordinaria. Nel corso degli interventi che si sono succeduti, tutti i presidenti hanno sottolineato i valori incancellabili trasmessi dai rispettivi statuti e dagli  uomini che li hanno rappresentati e l’esigenza di farli comprendere alle giovani generazioni. Uno degli strumenti di modernizzazione è rappresentato proprio dal Coordinamento Regionale che può creare sinergie e collaborazioni in grado di rallentare o bloccare il processo di svilimento di questi antichi sodalizi.
Prossimamente si incontreranno i Presidenti che formeranno il Comitato di Coordinamento all’interno del quale dovranno eleggere il Presidente ed il Vicepresidente, cariche che avranno la durata di due anni, senza possibilità di rielezione immediata anche per favorire la rotazione degli incarichi.

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