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Immigrazione: CasaPound Isernia risponde al sindaco di Agnone

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AGNONE - CasaPound replica oggi alle condizioni proposte dal sindaco Carosella in merito all'accoglienza degli immigrati nelle zone interne molisane. Sulla pagina facebook del movimento è stata pubblicata, nella mattinata di oggi la seguente dichiarazione:

L’immigrazione non può essere la soluzione allo spopolamento. I fondi vengano spesi per il rilancio economico”

Isernia, 18 Giugno – “Ci chiediamo come di fronte al palese fallimento del modello di accoglienza proposto dal governo, testimoniato dalle inchieste che hanno fatto emergere il giro di interessi ruotante attorno ai centri di accoglienza, o le scene cui quotidianamente si assiste di immigrati accampati nelle stazioni o ammassati ai valichi di frontiera, il sindaco di Agnone possa insistere con la retorica buonista secondo cui i critici dell’immigrazione sarebbero persone ‘carenti di umanità’” Così Agostino Di Giacomo, responsabile CasaPound per la provincia di Isernia, in una nota.

“Il nostro movimento – prosegue la nota – è stato il primo a protestare contro la decisione di trasformare la nostra Regione, piccola, gravemente impoverita dalla crisi, scarsamente popolata ed essa stessa terra da cui giovani partono per cercare lavoro altrove in un luogo di immigrazione, e recentemente ha organizzato una mobilitazione presso la prefettura di Isernia contro l’apertura di nuovi centri. La decisione delle autorità di sospendere almeno temporaneamente nuovi arrivi di immigrati in Regione ha dimostrato chiaramente come fossimo nel giusto in questa nostra protesta”.

“Quanto all’idea che l’immigrazione possa rappresentare una soluzione allo spopolamento del Molise – continua Di Giacomo – ci sembra assolutamente da rifiutare. Si tratterebbe a tutti gli effetti di promuovere una vera e propria ‘sostituzione etnica’ con l’insediamento sul territorio di una popolazione del tutto differente per lingua, usi e costumi rispetto agli attuali abitanti. Gli stessi soldi ora utilizzati per l’accoglienza potrebbero benissimo essere spesi per iniziative volte a rilanciare l’economia, così da evitare nuove partenze, o far tornare i tanti che si sono visti costretti ad abbandonare la propria terra per mancanza di lavoro. Se poi il sindaco di Agnone non riesce a teorizzare soluzioni all’attuale crisi che mettano al primo posto i cittadini italiani nella loro nazione, forse sarebbe il caso per lui di valutare un passo indietro, per permettere ad un nuovo primo cittadino di farsi carico del compito di difendere gli interessi dei cittadini.

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