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Raccolta differenziata a Gambatesa, un caos incredibile!

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GAMBATESA – Nel comune di Gambatesa è partita da qualche tempo la raccolta differenziata ma il servizio ha avuto, in questo primo periodo, diversi momenti di black out. Disservizi di un servizio primario che hanno fatto infuriare non poco i gambatesani che prontamente si sono rivolti all’Amministrazione Comunale che, è giusto ribadirlo, si è subito attivata chiedendo lumi alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti, la Ecoalba di Volturino in provincia di Foggia. Tra i vari malumori abbiamo raccolto quello di Vittorio Venditti tra i più arrabbiati in special modo per ciò che concerne la situazione in cui versa il centro storico del paese fortorino.
 

Raccolta differenziata a Gambatesa, quale le problematiche che lei ha riscontrato fino ad oggi?
Le problematiche che abbiamo segnalato all’Amministrazione Comunale ne sono tante e noi cittadini siamo stufi di essere presi per i fondelli da chi è preposto per offrire un servizio alla comunità e non lo espleta secondo quanto redatto da regolare contratto o esternalizzazione di servizio che dir si voglia. Da parte mia sto preparando una denuncia ad Ecoalba per interruzione di pubblico servizio che porterò pro manibus alla Procura della Repubblica di Campobasso, in conseguenza di quanto accaduto qualche giorno fa a Gambatesa, a proposito della giornata di sospensione dal lavoro e dallo stipendio, inflitta a Salvatore Di Maria dalla cooperativa Ecoalba di Volturino in provincia di Foggia. Ciò sarà realtà, a meno di non vedere sanzionata detta cooperativa dal Municipio, a seguito della mia segnalazione fatta al vice Sindaco Marco Abiuso
 

Cosa è successo di talmente grave per indurla a ricorrere alla Procura della Repubblica?
Lo scorso 21 luglio Salvatore Di Maria era libero anche da vincoli di copertura d’immagine di chi, per quel giorno per l’appunto, non si è voluto servire di lui, ragion per cui il nostro spazzino, ha percorso come al solito il tratto che avrebbe dovuto pulire, facendolo in borghese e soprattutto in bicicletta, fra lo sconcerto ed il disappunto dei concittadini che si chiedevano e gli chiedevano cosa stesse succedendo, domanda alla quale Salvatore rispondeva con cortesia e dovizia di particolari. Salvatore, mentre raccontava a tutti il problema che vedeva il servizio di spazzamento per quel giorno revocato, scattava alcune foto che vi allego, a difesa del suo non lavoro.

La Cooperativa Ecoalba ha dato una spiegazione della sospensione della raccolta dei rifiuti?
La mia devozione a Giulio Andreotti, anche oggi mi obbliga a riprendere il proverbio che dice che “a pensar male si pecca, ma quasi sempre ci si azzecca”, per provare a spiegare la ragione della sospensione di Salvatore, imposta proprio martedì 21 luglio. Prima di rivolgermi all’Amministrazione Comunale e di rendere la cosa pubblica ho scritto una mail alla Cooperativa, e per buona educazione, misi in coda al messaggio, la mia firma con tutti i dati di riferimento, indirizzo di residenza compreso. Dovete anche sapere che la Cooperativa in questione, in accordo con il Municipio di Gambatesa, ha stilato un calendario da utilizzarsi per la pulizia del paese, documento che prevede che la parte privilegiata del Borgo venga pulita tutti i giorni ed a scalare in ordine d’importanza, le altre zone siano trattate a scadenza più o meno lunga.
 

Dunque nessuna risposta da Ecolaba, e poi cosa è accaduto?
Via San Nicola ed i vicoli viciniori, vengono visitati dallo spazzino ogni quindici giorni, facendo parte della categoria “B2”. Martedì 21 luglio per l’appunto, sarebbe toccato alla zona ove risiedo ed il turno è saltato per via della sospensione inflitta a Salvatore, turno che a questo punto verrà ripristinato solo quindici giorni dopo il salto. Per altro, va detto che martedì sera, a scanso di equivoci, ho chiesto a Donato Codianni, che per accordo e richiesta di Ecoalba, quando termina in anticipo il lavoro di raccolta dei mastelli, deve aiutare Salvatore a spazzare, il perché non abbia sostituito lo spazzino sospeso per ripulire la parte di Gambatesa in calendario per quel giorno. Donato giustamente mi ha risposto che aveva smesso di lavorare alle undici e un quarto e che aveva quindi già fatta un’ora e un quarto di straordinario e che per via del mancato pagamento degli straordinari per l’appunto, cui la Cooperativa dalla quale dipende ci ha abituati, lui non sarebbe stato così scemo da lavorare gratis sotto il sole di questi giorni.
 

Lei si è fatta una idea sul perché di questa improvvisa sospensione?
Tornando a bomba. La cattiveria che mi contraddistingue, a questo punto asserisce che il giorno di punizione sia stato abbinato al giorno di pulizia del vicolo nel quale abito, per farmi comprendere che la Cooperativa poteva e può colpire anche me. E’ questa, la ragione principale che mi vede obbligato a denunciare quei mascalzoni, pur sapendo che per via del fatto che siamo in Italia e non in un paese civile, probabilmente, tolto il danno d’immagine che li colpirà, non avranno altri problemi derivanti dal mio lamentarmi. Ma allora: a che pro? Come detto, questa gente venuta da fuori crede di poter fare il bello ed il cattivo tempo, solo perché sa come relazionarsi con i suoi committenti, nel caso di Gambatesa, con l’Amministrazione Municipale. E’ in quest’ottica che ho chiesto all’Amministrazione medesima di agire contro questi “signori”, per cui aspetto una valida ed efficace risposta anche in considerazione del fatto che tal dire servirà a capire se chi ci governa è con il paese o contro i suoi abitanti/elettori.

Per il bene della comunità, comunque, lei si augura che il tutto possa chiarirsi in maniera bonaria e nel più breve tempo possibile?
Io ho novanta giorni di tempo per agire e chiedere “giustizia”, ma a me, più che ricevere effettivamente il giusto ristoro per il danno subito dal borgo o, interessa far capire a questi signori d’oltre confine che a Gambatesa non c’è trippa per gatti per chi pensa di poter impedire ogni critica a chi non fa bene il lavoro per il quale è pagato con i soldi di tutti. Questa gente, è troppo abituata a servirsi dell’omertà e della debolezza dell’italiano medio, alla stessa stregua di quanto avviene con e nelle religioni di ogni sorta e deve imparare che esiste anche chi, non volendo scendere a compromessi, dice pane al pane e vino al vino, strappando tutte quelle regole non scritte che permettono certi privilegi, al limite della legalità. Da aggiungere che nei giorni successivi al 21 luglio, nella giornata della raccolta della carta, in molti si sono lamentati del fatto che i mastelli non siano stati svuotati. Alla luce dei successivi sviluppi, ritengo che sia giusto trattare a parte questo risvolto del tema. Staremo a vedere come andrà a finire, ma soprattutto staremo a vedere se a comandare a Gambatesa sia chi ci vive e la vive, o chi “viene a civilizzare” i gambatesani da fuori e pensa di fare il bello ed il cattivo tempo, a nostre spese in tutti i sensi.

Per ulteriori delucidazioni o chiarimenti potete contattare Vittorio Venditti al 3339119191

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