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Copagri Abruzzo: perplessità sul destino della Polizia Provinciale

La lettera inviata dal presidente Camillo D'Amico al presidente della regione Abruzzo D'Alfonso

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Di seguito riportiamo integralmente la lettera inviata dal presidente regionale di Copagri, Camillo D'Amico, al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, riguardante il destino degli agenti del corpo della Polizia Provinciale una volta approvata la riforma delle province.

Egregi Presidente – Governatore ed Assessore alle Politiche Agricole della regione Abruzzo,
l’imperfetta riforma delle Province, più nota come “legge Del Rio”, procede speditamente nella sua attuazione lasciando, purtroppo, senza risposta non solo  migliaia di dipendenti ancora con un futuro molto incerto ma anche aleatorie deleghe e funzioni che le stesse avevano normativamente.

Tra queste la funzione di vigilanza e controllo in materia di caccia e pesca.
Il comma 2 dell’articolo 19 della legge 157/92 delega alle regioni lo specifico compito del controllo sui piani di abbattimento e, con la L.R. 10/2004 all’articolo 44, in Abruzzo queste funzioni sono delegate alle Province che le hanno sin qui svolte per il tramite del corpo della Polizia Provinciale.
Con la legge “Del Rio” di riforma delle Province il corpo della Polizia viene di fatto sciolto e gli agenti trasferiti ai comuni negli organici di quella locale; ne consegue che dal controllo e vigilanza del territorio in materia caccia, pesca ed ambiente questi agenti saranno destinati a dirigere il traffico e comminare multe agli automobilisti indisciplinati!!!

Se non ci sarà una decisa inversione sul piano normativo nazionale od una specifica regionale che mantenga in capo agli agenti della Polizia Provinciale, o altro corpo addetto e specializzato, le funzioni di vigilanza e controllo sui piani di abbattimenti dei selvatici rischiano di bloccarsi con buona pace di quelli appena avviati e faticosamente messi in atto come per il cinghiale di cui è appena partito quello quinquennale nella nostra regione.

Noi riteniamo che questo pericolo vada scongiurato in maniera assoluta e v’invitiamo ad agire in tempo e per tempo prima che sia troppo tardi.
Attualmente, in Italia, solo la regione Lombardia si è munita di una norma che non crea “vacatio” in questo tipo di servizio essenziale e necessario all’intero territorio; vi preghiamo ad essere “secondi” facendo altrettanto.

In attesa di cortese riscontro, con l’occasione, vi porgiamo i più vivi e cordiali saluti.

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