Può una Regione spendere un milione di euro per formare giovani in un settore alle prese con il possibile licenziamento di oltre 100 lavoratori? Può farlo elargendo soldi pubblici a progetti identici, giunti nello stesso istante e che collaborano con la stessa società? In Molise, a quanto pare, sì. Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza per far luce sull’attribuzione dei voucher formativi per l’occupazione 2015.
Il 13 maggio scorso la Regione pubblica una determina del direttore generale per “identificare potenziali bacini di sviluppo occupazionale all’interno del tessuto economico della Regione Molise, al fine di favorire l’orientamento della popolazione regionale attiva in cerca di occupazione verso percorsi formativi di sicuro accesso al mondo del lavoro, in quanto coerenti ai fabbisogni di mercato“. Tradotto, udite udite, l’ente si impegna a propinare lavoro “sicuro”. Quindi nella stessa determina stanzia 600.000 euro, con riserva di aumentare l’importo in presenza di “sopravvenienti disponibilità finanziarie”.
In particolare questo avviso è stato bandito con la modalità “a sportello” che prevede il finanziamento in ordine di presentazione, fino ad esaurimento del fondo. E’ evidente per chiunque che per partecipare ad un avviso sia necessario del tempo per creare accordi con i partner che non si risolvono in pochi giorni, invece viene prevista l’apertura delle consegne solamente 4 giorni dopo la pubblicazione del bando (tra cui un sabato e una domenica) avvenuta il giorno 16 maggio.
Arriva il 20 maggio successivo e con esso l’avviso per l’attribuzione di voucher formativi finalizzati all’occupazione annualità 2015. Ebbene, dopo due secondi dall’apertura dello sportello abbiamo già due vincitrici: la Momento Formativo Associazione Culturale (in qualità di soggetto proponente) con la società Planet Call Direct srl; la Asia Onlus (proponente) con la società Planet Call Direct srl, in qualità di soggetto promotore, con progetti dettagliati sin nei minimi particolari.
La Regione, quindi, approva e finanzia due identici progetti formativi presentati nel medesimo istante e aventi per partner la stessa società. Entrambi i progetti parlano di un percorso formativo di ben 605 ore, rivolto a 45 unità, con un inserimento certo di 23 allievi per un costo complessivo di euro 299.475. Totale: 600mila euro circa.
In verità un secondo dopo i primi due, risultano pervenuti altri due progetti, presentati dall’ente formativo Trend Associazione Culturale, ancora una volta con la Planet Call in qualità di partner. Tuttavia i progetti non sono finanziabili per insufficienza di risorse. Almeno fino al 14 agosto quando la determinazione dirigenziale 208 autorizza lo scorrimento della graduatoria dell’avviso garantendo al Trend altri 300mila euro circa grazie ai fondi POR FSE 2007-2013.
Dunque, oltre 900mila euro da utilizzare per formare giovani nel mondo dei call center.
Peccato che il settore del telemarketing sia in periodo di crisi nazionale e regionale come testimonia la situazione della 3G Active di S. Giuliano di Puglia: un’azienda alle prese con la procedura di mobilità per 103 dei suoi lavoratori. Ma la Regione sgancia un milione di euro per formare gente in quello stesso settore, approvando progetti che incrementeranno il numero di ragazzi orientati a lavorare in quell’ambito nonostante non ci siano aziende in grado di assorbirli.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una interpellanza per far luce su tutto questo. Vogliamo sapere se al giorno d’oggi è possibile parlare di percorsi formativi di “sicuro” accesso al lavoro; se non era il caso di scegliere una modalità diversa per la presentazione dei progetti, magari per verificarne diversi e con più attenzione; se il settore del telemarketing in Molise merita davvero quasi un milione di euro, Ma vogliamo sapere anche quali sono le prospettive occupazionali e di stabilità contenute nel bando e come vengono calcolati i punteggi utili a stilarne le graduatorie.
Noi siamo certi che sarebbe più utile finanziare bandi per l’alta formazione dei molisani.
Attenzione, questo è solo un esempio di un modo di fare. Che dire del progetto ‘Vado e torno’ contenuto nel Pacchetto Giovani? 40 neolaureati in viaggio all’estero pagati 13.500 euro lordi dalla Regione Molise per un tirocinio formativo di 6 mesi. Al ritorno previsti altri bonus e incentivi per aprire aziende nella propria terra. Un’opportunità per tanti giovani che dopo aver atteso mesi per vedersi accettare la domanda e altri mesi per superare il test, però, vengono informati che uno degli assessori responsabili del Pacchetto è stato arrestato per frode fiscale e truffa. Poco dopo le comunicazioni tra Regione e vincitori vengono interrotte.
A quanto pare c’è qualcuno che gioca con il futuro lavorativo dei giovani. Già da tempo il Movimento 5 Stelle ha deciso di porre fine a queste prese in giro.