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La corretta informazione sull’applicazione dell’IMU per i cittadini residenti all’estero

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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio interesse", recita un vecchio proverbio arabo.

Le notizie, anche se meno simpatiche, vanno date per ciò che sono. Già molti cittadini residenti all’estero e loro parenti ci hanno contattato per ricevere chiarezza sulla questione IMU. Ovvero, sulla base di una delibera comunale dello scorso anno, i residenti estero non pagavano l’imposta in quanto l’abitazione era considerata prima casa. L’attuale amministrazione in carica ha sbandierato questa “informazione” durante tutta la campagna elettorale dello scorso maggio e addirittura nei giorni del consiglio comunale di luglio dove si riapprovavano le aliquote degli anni precedenti. In merito a questa approvazione, noi come minoranza, ci siamo astenuti riservandoci qualche giorno per andare in fondo alla questione. E’ successo, poi che quest’anno i nostri concittadini residenti all’estero si sono ritrovati nella cassetta della posta delle cartelle esattoriali con l’imposizione al 7,6 per mille.

Abbiamo analizzato attentamente la vicenda e ci siamo informati per vie ufficiali e siamo ben felici di dare una giusta e veritiera informazione ai nostri emigranti. Siamo altresì rammaricati perché non è stato fatto nel modo e nei tempi giusti da chi invece era preposto.

I concittadini iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE) che in seguito alle novità legislative introdotte dal governo in materia di imposta municipale propria (IMU), è stata eliminata la possibilità di assimilare ad abitazione principale (prima casa) le abitazioni possedute in Italia dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato (l'art. 9-bis, comma 1, del D.L. n°47/2014, convertito con modificazioni dalla Legge n°80/2014). Nello specifico, la legge prevede che, a partire dall'anno 2015, è considerata direttamente adibita ad abitazione principale (prima casa) una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini per i contribuenti che rispettano queste condizioni:

1) possiedono, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, una e una sola unità immobiliare che non risulti locata o in comodato d'uso;

2) sono iscritti all'AIRE;

3) sono gia' pensionati nei rispettivi paesi di residenza.

Quindi, la norma contenuta nell'art. 11, comma 3, del Regolamento IMU approvato dal Consiglio Comunale con delibera n°21/2014, nella quale si legge che "Si considera abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia da cittadino italiano non residente nel territorio dello Stato, a condizione che non risulti locata”, non può trovare applicazione in virtù della priorità delle leggi e di conseguenza i cittadini italiani non residenti e non pensionati sono tenuti al pagamento dell'IMU applicando l'aliquota stabilita dal Comune per le altre abitazioni, il 7,6 per mille.

Coloro che per pura convinzione o per errata informazione, non hanno provveduto al pagamento della prima rata dell'IMU con scadenza 16 Giugno 2015, possono ravvedersi e provvedere al pagamento in unica soluzione con la seconda rata in scadenza il 16 Dicembre, in modo da evitare in futuro accertamenti tributari e sanzioni. Per ulteriori chiarimenti, si invitano i cittadini a chiedere informazioni direttamente all'Ufficio Tributi del Comune di Roccavivara, dove il personale preposto saprà certamente indirizzarvi al meglio.

Informarsi è un diritto, informare i cittadini è un dovere e ciò non rappresenta una mera frase fatta. In questo periodo sembrerebbe che dare le giuste informazioni ai cittadini o adoperarsi per svolgere “quel ruolo di controllo” che la minoranza è chiamato ad adempiere per legge, dia fin troppo fastidio a chi non era abituato. In realtà, noi “cattivoni”, noi che “a taluni facciamo ridere”, che per altri “siamo bravi solo a scrivere su facebook e a farci i fatti degli altri”, noi “che stiamo fuori”, noi che “dobbiamo studiare”, continuieremo ad informarci e a controllare per mettere il bene del cittadino e la trasparenza al centro di tutto. Crediamo nella democrazia, non nell’autocrazia e la storia ci dimostra che i più grandi progetti sono sempre stati il frutto dello studio, della condivisione e del confronto di  idee.

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