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CALCIO, BRUNO PESCE CHIEDE SCUSA AI TIFOSI

A fine gara contro il Fossombrone il cileno non ha ritenuto opportuno salutare il pubblico.

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“Sono consapevole di aver sbagliato, di non essermi comportato da uno che in passato ha indossato la fascia da capitano dell’Agnonese, so di aver tradito la fiducia di quelle persone che mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno voluto bene, per questo intendo chiedere scusa a società e tifosi granata. Lo faccio con il cuore in mano e soprattutto come uno che vuole contribuire a salvare questa squadra”. Il tono di voce è sommesso come quello di un bambino appena scoperto dai genitori dopo aver compiuto una marachella. Ma oggi, dopo il mancato saluto ai tifosi al triplice fischio finale contro il Fossombrone, Bruno Pesce Rojas è veramente un giocatore rammaricato. “E’ vero è stato un gesto che non ammette scusanti – sottolinea il cileno all’indomani del match – tuttavia venivamo da due mesi infernali costellati da una serie di sconfitte e pesanti critiche. Forse ho sentito troppo l’importanza di una gara che dovevamo vincere a tutti i costi”. Insomma, sembra di capire, si è trattato di una manifestazione, di un malessere dettato dall’istinto per scaricare la tensione accumulata nelle ultime settimane dove le cose non sono andate come l’interno ambiente avrebbe voluto. Pesce, non le sembra di aver esagerato soprattutto nei confronti di quei ragazzi che vi hanno incitato per 94 minuti? “Lo ripeto: sono dispiaciuto e se chiedere scusa non bastasse sono pronto a fare qualsiasi cosa per farmi perdonare”. Pensa che dopo le scuse ufficiali le cose potranno tornare ad essere come quelle di prima, quando indossava la fascia da capitano? “Non lo so, mi auguro vivamente di si, anche se quello che oggi mi sta più a cuore è raggiungere la salvezza con questi colori”. Parliamo di calcio giocato. Contro il Fossombrone una vittoria fondamentale e un notevole passo verso l’obiettivo prefissato dalla società? “I tre punti erano indispensabili anche perchè arrivati contro una diretta antagonista. Non siamo stati bravi a chiudere la gara come purtroppo spesso ci capita, ma giovedì non bisognava guardare il pelo nell’uovo, al contrario occorreva essere concreti e credo lo siamo stati”. Non c’è tempo per esultare, domenica al “Civitelle” arriva la capolista Teramo che non sta attraversando un buon momento. Anzi, con l’avvento di Ammazzalorso, i biancorossi hanno racimolato un punto in tre gare. Che sfida sarà? “Di solito contro le grandi sappiamo esaltarci. Tuttavia siamo consapevoli che saranno novanta minuti difficilissimi da giocare con grande intensità e soprattutto cercando di sbagliare il meno possibile. Inoltre c’è da dire che fisicamente non siamo al top, ma proveremo con tutti i mezzi a disposizione a conquistare un risultato positivo”. Il futuro di Bruno Pesce Rojas sarà ancora ad Agnone? “Non credo. A fine stagione tornerò in Cile dove voglio dedicarmi alla famiglia, non prima però di aver salvato l’Agnonese....”
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