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Serie D, risorge l'Isernia. Agnonese e Trivento quanti rimpianti

Il punto sulla quinta giornata di andata

redazione
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Qui Agnonese – “Alcune situazioni andavano gestite meglio”. Corrado Urbano ha un diavolo per capello. A Pesaro la sua Olympia dopo aver giocato un primo tempo, dove avrebbe meritato maggiori fortune, è tornata a casa con un pugno di mosche tra le mani. “Un vero peccato – ammette il trainer laziale – perché nelle Marche, malgrado le assenze, per lunghi tratti abbiamo messo sotto i padroni di casa”. Poca lucidità sotto porta, qualche disattenzione di troppo in difesa e un pizzico di fortuna alla base di una sconfitta che poteva essere sicuramente evitata. A rimarcarlo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori presenti nell’impianto pesarese. Ma, nel calcio si sa, se non la butti dentro puoi parlare fino all’infinito. Nota estremamente positiva il primo gol in maglia granata dell’attaccante Keita che sembra essersi finalmente sbloccato. A ciò non passa inosservato il terzo gol di Michele D’Ambrosio, professione centrocampista. Anzi no: goleador. Qui Isernia - Novanta minuti per ricordare a tutti che l’Isernia c’è. Una prestazione convincente che a tratti ha rasentato la perfezione riconsegna a mister Silvio Di Prisco la squadra che lui chiedeva e che da settimane era attesa da una città intera. Contro la Sambenedettese i biancocelesti hanno messo in mostra l’argenteria: Covelli e Pettrone, certo, ci hanno messo la firma. Ma a salire in cattedra sono stati in tanti, quasi tutti. A partire da Ricci e Mingione, passando per Maruggi. Non tre nomi a caso, ma alcuni dei pochi che Di Prisco si è tenuto stretto rispetto alla scorsa stagione. Lui non lo ammetterà mai, non è nella sua indole. Ma la verità è quella di domenica scorsa è anche la sua vittoria. Il tecnico campano riuscito a vincere tutte le sue scommesse. Quelle dei due terzini e del centrocampista (pienamente recuperato, soprattutto mentalmente). Quella di puntare su velocità e pressing asfissiante, come invocato da tempo. Quella che ha visto l’arretramento di Digno, degnissimo sostituto di Giugliano al centro della difesa. Il che dà un ulteriore segnale a tutti: quando vuole, l’Isernia sa fare a meno anche dei suoi pezzi pregiati. Tra i quali una citazione particolare deve riguardare Covelli, contro la sua ex Samb in versione “super”. L’attaccante, non a caso, è stato uno su cui Di Prisco ha puntato forte sin dal primo giorno definendolo “perfetto” per le caratteristiche del suo gioco. E l’attaccante ha ripagato la fiducia dell’allenatore regalandogli sei dei sette punti ottenuti fino ad ora dai pentri in campionato. Dunque, diventando decisivo per le sorti della squadra che pensa al futuro in maniera diversa. Ora, però, non bisogna montarsi la testa. E magari incorrere nell’errore di inizio stagione. Battere i marchigiani ha fatto bene a classifica e morale. Ma occorre guardare avanti, allo scontro di domenica prossima. E’ il destino dei biancocelesti: anche contro la Santegidiese in cerca dei tre punti. Qui Trivento – Come perdere la testa della classifica in zona Cesarini. Chiedetelo all’Atletico Trivento che domenica avanti di due gol si è fatto prima raggiungere e poi superare (minuto 96) dalla matricola San Nicolò. “Mi hanno tolto dieci di vita” sentenzia Massimo Agovino all’indomani dell’incredibile sconfitta. “Credetemi – ha detto ancora il tecnico di San Giuseppe Vesuviano – è la sconfitta più atroce da quando sono seduto su una panchina di calcio”. Una gara, quella di domenica, che l’undici del presidente Edoardo Falcione sembrava avere in pugno fino a venti minuti dalla fine. Dopodiché il patatrak. “E’ una situazione che sinceramente non riesco a spiegare – riprende Agovino – posso solo dire che l’amarezza è tanta. Il problema non è il fatto di aver perso la prima posizione, tanto se la vittoria finale se la giocheranno Teramo e Ancona – sottolinea spassionatamente Agovino - bensì la circostanza di poter affrontare con maggiore tranquillità il proseguo della stagione”. Infine il pensiero già corre alla prossima gara di Miglianico, fanalino di coda al pari di Santegidiese e Real Rimin. “Dobbiamo rialzarci e farlo in fretta – conclude l’allenatore gialloblu -. Sappiamo che domenica affronteremo una squadra con l’acqua alla gola che scenderà in campo per salvare la panchina del suo mister, ma dai miei mi aspetto una reazione che possa far dimenticare i minuti finali di follia contro il San Nicolò”. TUTTI I RISULTATI Ancona-Jesina 1-0 Atessa VdS-RC Angolana 1-0 A. Trivento-San Nicolò 2-3 Civitanovese-Santegidiese 3-1 Isernia-Sambenedettese 2-0 L. Canistro-Recanatese 1-2 Teramo-R. Rimini 7-0 RIccione-Miglianico 2-1 V. Pesaro-O. Agnone 3-2 CLASSIFICA Teramo 13 S. Nicolò 11 Civitanovese 11 V. Pesaro 10 Ancona 10 A. Trivento 10 Recanatese 8 Sambenedettese 8 O. Agnone 7 Isernia 7 Riccione 7 Jesina 5 RC Angolana 4 Atessa VdS 4 L. Canistro 4 R. Rimini 1 Santegidiese 1 Miglianico 1 PROSSIMO TURNO 6^ GIORNATA S. Nicolò-V. Pesaro Jesina-Riccione Miglianico-A. Trivento O. Agnone-L. Canistro RC Angolana-Civitanovese R. Rimini-Ancona Recanatese-Atessa VdS Sambenedettese-Teramo Santegidiese-Isernia
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