OLYMPIA AGNONESE – SAMBENEDETTESE 2-3
RETI: 32’ pt Mengo, 43’pt Keita, 17’ st Napolano, 19’ st D’Ambrosio, 37’ st Voinea
Ol. Agnonese (4-3-3): Fabbi, Simone, Litterio, D’Ambrosio, Pifano, Pellegrino, (43’ st Genovese), Orlando, Di Lollo, (18’ st Patriarca), Ricamato, Keita, Partipilo. All. Celi (Urbano squalificato)
Sambenedettese (4-4-2): Di Vincenzo, Bordi, Nicolasi, Marini, Puglia, (26’ st Voinea), Mengo, (34’ st Ianni), Napolano, Carteri, Pazzi, (47’ st Di Vicino). All. Palladini
Arbitro: Scarica di Castellammare di Stabia
Note: 400 spettatori (50 da Sambenedetto del Tronto). Al 17’ della ripresa espulso Pifano per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Oretti, Mengo, Marini. Angoli: 6-3 per la Samb. Recupero: pt: 1’; st: 5’. In tribuna il tecnico dell’Isernia, Pasquale Logarzo.
AGNONE - Ridotta in dieci per l’espulsione di Pifano, l’Olympia Agnonese cede le armi solo nel finale alla Sambenedettese che conquista il nono risultato utile consecutivo. Padroni di casa che viste le assenze di Bernardi e Scampamorte si presentano all’appuntamento con gli uomini contati e una panchina imbottita di under. Urbano è costretto ad inventardi Pifano difensore centrale, mentre in attacco Partipilo e Orlando supportano Keita. E’ proprio l’attaccante barese a regalare la prima emozione del match al 10’ con una conclusione che sfiora il palo. Due minuti più tardi ci prova D’Ambrosio su punizione dai 35 metri, ma il cecchino di San Giovanni Rotondo non inquadra il bersaglio. L’Olympia tiene testa ai più quotati avversari ma rischia di soccombere al 25’, quando un retropassaggio di Pifano a Fabbi per poco non si trasforma nel più classico degli autogol con il pallone che temina di un niente a lato. Al 29’ è il capitano Orlando a servire Partipilo in area che di testa alza sulla traversa. La Samb passa al 32’ direttamente dalla bandierina. Lo schema è collaudato: sulla sfera va l’ex Angolana, Napolano che mette a centro dove Pazzi spizza per Mengo, colpo di testa e gol del vantaggio rossoblu’. L’Agnonese è al tappeto ma si rialza al 43’ con un passaggio filtrante in area di Ricamato per Keita, la pantera africana non si fa pregare due volte e con un tocco vellutato infilza Di Vincenzo in uscita. I molisani prendono coraggio e nella ripresa si fanno sotto con Orlando che al 12’ in spaccata non inquadra la porta avversaria. Il capitano non è in giornata di grazia e lo si intuisce al 16’ quando servito sul discehetto di rigore da Keita si fa anticipare da un difensore marchigiano. Su capovolgimento di fronte Pifano stende al limite dell’area Pazzi, per Scarica di Castellammare di Stabia è punizione e fallo da ultimo uomo che costa al difensore dell’Agnonese il cartellino rosso. Nel frattempo sul pallone lo specialista Napolano realizza il raddoppio, ma Fabbi non è esente da colpe. A questo punto per raddrizzare le sorti dell’incontro serve l’Olympia migliore che, ancora una volta, si aggrappa al suo uomo migliore: D’Ambrosio. Il centrocampista prende per mano la squadra e al 19’ su calcio di punizione firma da trenta metri la sua ottava perla stagionale. Al Civitelle è standing ovation per l’ennesima magia del re incontrastato dei calci piazzati. L’Olympia crede alla rimonta che rischia di materializzarsi al 36’, quando un angolo di Partipilo trova la nuca di Keita che chiama alla parata l’estremo Di Vincenzo. Tuttavia quando meno te lo aspetti l’esperienza dei marchigiani esce allo scoperto e affonda la resistenza degli altomolisani ridotti in dieci. Minuto 37’, il neo entrato Voinea lavora un pallone sulla sinistra e a girare, da posizione impossibile, batte Fabbi sul secondo palo, forse aiutato da una deviazione di un difensore locale. Nei restanti minuti la Samb amministra il vantaggio a scapito di un’Olympia troppo stanca e inesperta per poter compiere l’ennesimo miracolo…