Quando si parla degli agnonesi si dice che un agnonese" se non e' un ramaio e' un mezzo ramaio", o callarar.(Calderaro).La cittadina di Agnone intorno al 1770 era una zona ricca di attività artigianali Le Fonderie del rame risalgono al 1700 e per circa 250 anni sono state uno dei perni dell'economia del paese e di tutto il centro sud per la produzione di manufatti di questo prezioso metallo ecocompatibile e completamente riciclabile
Si trovavano vicino al fiume Verrino in località San Quirico. Una delle due fonderie si conserva pressochè intatta con tutti gli strumenti antichi e le macchine che venivano azionate dalla forza dell'acqua.
Il rame veniva fuso in appositi forni ,colato in raccoglitori dove si formavano i pani ,ridotti in semilavorati concavi per rifornire le botteghe dei ramai.
La riduzione dei pani di rame in semi lavorati avveniva esclusivamente mediante l'uso di grossi " Magli" di varie dimensioni e pesi grazie alla sapiente opera del battitore che spostava con le tenaglie il pane di rame in lavorazione colpo dietro colpo.