Festa grande a Roccaraso per i 120 anni della istituzione della tratta Carpinone – Sulmona, voluta dalla Amministrazione comunale , dalla Associazione Le Rotaie e dalla Fondazione FS italiane.
Insieme al Senatore Tommaso Ginoble, il sottosegretario di Stato Federica Chiavaroli, la Sen. Stefania Pezzopane ,i Presidenti delle Province di Isernia e Aquila, numerosi Sindaci tra cui Sulmona e Isernia, il Presidente della Fondazione FS Ing. Moretti Mauro, la Presidente di Rfi Claudia Cattani, il Presidente onorario dell’Accademia della crusca Prof. Francesco Sabatini, il Presidente della Associazione Le Rotaie Fabrizio Minichetti.
Una folla delle grandi occasioni ( circa 4000 persone nella tre giorni di celebrazioni ) di viaggiatori sui treni a vapore che nel lontano 1897 fecero questa tratta voluta dal compianto Barone Giuseppe Andrea Angeloni che , con grande lungimiranza, per primo ne intuì la capacità strategica per lo sviluppo dell’area.
Dopo i saluti del Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato sul palco allestito alla stazione si sono succeduti gli interventi degli ospiti.
Il Presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia , insieme al Sindaco D’Apollonio, ha salutato il pubblico auspicando una maggiore sinergia tra le nostre comunità unite da tradizioni e valori comuni. La presenza della associazione Le Rotaie , vero motore di questa celebrazione, una associazione molisana testimonia la volontà del Molise alla valorizzazione di questa tratta sotto il profilo turistico. Come ha sottolineato l’Ing. Moretti, questa tratta fu chiusa perché frequentata da soli 6000 pendolari l’anno. Oggi, solo nei week end e a scopo turistico, questa antica tratta ha portato nel 2016 circa 17.000 viaggiatori, di cui la maggior parte fuori regione.
Oggi c’è la legge che valorizza le tratte di ferrovie turistiche situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico, è stata pubblicata sulla G.U. del 24 agosto . La linea Carpinone – Sulmona, insieme ad altre 18 , potrà essere classificata tale previo finanziamento con contratto di programma con il gestore RFI o con la Regione Molise.
Le premesse ci sono tutte, sarebbe un peccato “ perdere questo ultimo treno “.