….Il Caseificio Di Nucci è un nome riconosciuto a livello nazionale per l’eccellenza dei suoi prodotti , un marchio che fa del Molise una regione attenta alla qualità mantenendo intatta la tradizione a partire da Leonardo Di Nucci nato nel 1661. Una famiglia che da padre in figlio ,attraverso le regole del buon padre di famiglia (cosa rara al giorno d’oggi),conserva le tradizioni,trasmette l’amore per il proprio lavoro,insegna il metodo per un prodotto genuino,che si circonda di giovani lavoratori consapevoli di aver imparato un mestiere che difficilmente potrà conoscere la parola “crisi”e che nei laboratori del caseificio,luoghi efficienti e salubri,manualmente lavorano la pasta filata creando forme che, fresche o stagionate,apparecchiano le nostre tavole. Ho sempre visitato cantine di vini, immensi spazi con botti enormi,con scaffalature ricche di bottiglie alcune delle quali con visibili ragnatele (…una chicca che sta ad indicare l’annata…o dimenticanza di spolverata?), e non avevo idea di una” cantina” di caciocavalli, disposti in ordine, appesi su scaffali a parete e che a secondo dell’esposizione nei vari ambienti, subiscono una stagionatura diversa.
Non c’è da meravigliarsi se il Caseificio Di Nucci,negli anni, ha scalato il successo con riconoscimenti ed apprezzamenti locali,regionali,e nazionali. “Franciacorta in Bianco”,la più blasonata rassegna nazionale sui formaggi,ad ottobre 2011 ,ha premiato Franco Di Nucci con l’ambito premio all’Eccellenza,un riconoscimento alla carriera finora assegnato solo a tre aziende in Italia. Anche la partecipazione a “Sapori del Sud”,a cui partecipò l’optimum dei formaggi meridionali, lo vide insigne del primo premio. Apprezzamenti anche su riviste specifiche, Baccus che quest’anno ha dedicato uno spazio importante al Caseificio Di Nucci con i suoi caciocavalli e alla tradizionale Zuppa alla Santè, pietanza agnonese per antonomasia. Il Sole 24 Ore,nella veste del gastronauta Davide Paoloni, che per ogni regione d’Italia indica uno o più prodotti tipici e relativi produttori,ha menzionato il Caseificio Di Nucci. E non di meno è il riconoscimento da parte del Vaticano essendo suo fornitore ufficiale.
Una curiosità è dettata dall’esistenza,nel caseificio, di un piccolo museo che, dall’antico “callarone” in rame degli inizi dell’800 agli ultimi manufatti in legno ad opera di Antonio Di Nucci,padre di Franco, mette in risalto l’antica attitudine del vecchio massaro,che non solo sapeva lavorare il latte,ma doveva anche fabbricarsi gli strumenti da lavoro.
Ora tocca alla nuova generazione Di Nucci con Serena,laureata in economia aziendale con specializzazione in risorse agroalimentari e del turismo;con Antonia laureanda in giurisprudenza e che si occuperà dell’aspetto legale/amministrativo ;con Francesco,giovane studente , con propensione alle scienze delle tecnologie alimentari che curerà il settore qualità/produzione. Giovani promettenti che attraverso nuove metodologie , nuove idee e la consapevolezza di portare avanti un’azienda di prestigio, contribuiranno non solo ad una maggiore valorizzazione del territorio ma porrano, nei giovani, la fiducia che, con gli studi giusti e il ritorno alla terra , si può creare un proprio futuro.