SAN GIOVANNI LIPIONI(CH) - Tradizione sempre sentita quella della Festa del Majo a San Giovanni Lipioni. La ricorrenza ha origini antichissime, legata ai riti propizatori della primavera, e coinvolge tutte le fasce d'età del paese richiamando anche turisti da località vicine e lontane.
Il 30 aprile vengono raccolti nei boschi che circondano il comune i fiori di stagione - in prevalenza ciclamini - con i quali si adorna la croce che nel pomeriggio del primo maggio farà il giro del paese.
Il giorno della festa, dopo la celebrazione religiosa, si dà vita alla tradizionale processione - quest'anno accompagnata da una banda che unisce aspetti 'sacri e profani'. Il corteo si ferma di casa in casa intonando una filastrocca alla quale si aggiunge una strofa augurale a seconda della situazione: «si fanno gli auguri di guarigione se in casa qualcuno è malfermo in salute; si fanno gli auguri di contrarre un buon matrimonio se in famiglia c’è una giovinetta in età da marito e cosi di seguito, ben conoscendo la compagnia quale può essere l’augurio più propizio per ognuno dei nuclei visitati. Ad auguri ultimati dopo aver ricevuto il mazzetto di fiori staccato dalla croce, la famiglia visitata offre un rinfresco con dolci, prosciutto, ventricina e formaggi. Nessuna famiglia viene lasciata senza gli auguri di un buon raccolto (bonà nne) e senza gli auguri personalizzati. La cerimonia avrà conclusione a tarda notte».
Questo lo stornello che viene ripetuto a ogni nuova fermata:
Ecche, ecche Maj’ Re de li Signure
la crona specchie dè la cumpagnìe
e venghe, venghe Maj’ e venghe di bonanne
Filippe e Giacume fùre li primi fiure
a Santa Croce vè a li tre dìe
Apprisse a Maj’ si ni ve la scienze
l’urie ha spicate e lu grane mo’ cumenze
e venghe, venghe Maj’ e venghe di bonanne
Patrone mi và ttine a la cantine
si ‘nin tì lu vicale porta la tine
Patrone mi và ttine a lu prusutte
si ‘nin ti lu curtille pòrtile tutte.
Patrone mi và ttine a lu nide
Si ‘nin trove l’ove port la galline
Patrone mi và ttine a lu lardare
taglie ‘ncime e guardite li mane.