VASTOGIRADI. Quando la forza della Fede riesce a vincere il tempo e lo spazio e conserva per un secolo, intatto, il rito sacro più antico di Vastogirardi (Isernia), consegnandolo alle nuove generazione affinché lo custodiscano come una preziosa reliquia perché simbolo dell’identità del paese. Il Volo dell’Angelo è legato alla forte devozione per la Madonna delle Grazie. Rapisce e incanta, per la prima volta, la folla agli inizi del ‘900 per celebrare la fine, dopo 10 anni, dei lavori che trasformano la piccola cappella della Vergine in una chiesa. A volere l’ampliamento è Vincenzo Nicola Liberatore che per la cerimonia inaugurale pensa a qualcosa di straordinario. Nasce così il Volo dell’Angelo. Liberatore realizza un sistema di carrucole per coprire una distanza di 40 metri, quella che separa il balcone di un’abitazione dalla nuova chiesa. Il lavoro più difficile non è sistemare le corde e i cavi d’acciaio, ma trovare una bimba che interpretasse l’angelo. Forti i timori delle famiglie che vedono i pericoli del volo e non l’essenza memorabile dell’evento. Allora Vincenzo propone sua figlia Maria Carmela. La rappresentazione è un successo. Il Volo dell’Angelo diventa patrimonio di Vastogirardi. Il sindaco Davide Apollonio presenta il programma degli eventi legati al centenario del Volo dell’Angelo in conferenza stampa, lunedì 27 giugno alle ore 10,30 nella Sala Gialla della Provincia di Isernia. Interverranno il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Franco Giorgio Marinelli, il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, e il sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo.