Oggi 14 aprile 209 Domenica delle Palme che nel calendario liturgico cattolico è la celebrazione che ricorre la domenica prima della Santissima Pasqua. Tale festività si chiama così perché ricorda, secondo quanto comunicano i Vangeli, l’entrata di Gesù a Gerusalemme che fu accolta dagli abitanti con grande gioia e con lo sventolio di ramoscelli di palma. In Molise la festività è molto sentita. I cattolici praticanti si recano in chiesa per la santa messa e ricevere la palma benedetta che portano presso le proprie abitazioni in segno di pace, forza e fecondità . All'uscita dalla chiesa, uomini, donne, bambini portano ramoscelli di palma e palma intrecciata tra le mani.
. "Ad Agnone, fino a circa trenta anni fa, i bambini si disponevano intorno all’altare con grossi fasci di palme e il sacerdote li benediva. Conclusa la messa, le donne tornavano a casa e deponevano la palma a cape a ru liétte (al capezzale del letto), in sostituzione di quella dell’anno precedente, secca e impolverata, che bruciavano recitando una preghiera.
I contadini solevano conficcare il ramoscello di olivo benedetto nei terreni seminati, per preservarli da ogni avversità .
I fidanzati avevano il privilegio di ritirare dei ramoscelli su cui, successivamente, sistemavano i regali per le loro belle; mentre i più facoltosi donavano alle loro fidanzate una palma d’argento.
I giovani che volevano pronosticare, scoprire, o escludere un amore, spargevano nel fuoco alcune foglie di olivo e recitavano le formule:
Palma benedétta di all’amore
se me vo béne èsca fore;
palma còlda sotte a ru péde,
di all’amore se me vo béne.
Se le foglie scoppiettavano il fidanzamento andava in porto, accadeva il contrario se bruciavano.
Nelle chiese si adornavano i ramoscelli con fiori di carta o di stoffa e il sagrestano li portava nelle case ricevendo in dono uova e offerte in denaro. Le palme si scambiavano fra parenti e amici con l’augurio di stare sempre in pace, oppure si mandavano alle persone con cui si era venuti a diverbio, per ristabilire l’armonia e l’unione.
Il proverbi palma mbossa, manuocchie assutte (palma bagnata, covoni asciutti) pronosticava, in caso di pioggia nella domenica delle Palme, un luglio asciutto"" Tratto da Le feste di Agnone di Domenico Meo, Palladino editore
Buona domenica delle Palme a tutti!