Nel giorno della Resurrezione, all'età di 87 anni, è tornato al Signore Mario Larocca, orgogliosamente nativo di Poggio Sannita.
Forse sarebbe più giusto che oggi a ricordarlo fosse mio Padre, che lo accoglierà aldilà del fiume, che lo conosceva alla perfezione, per cui io, oggi rappresento solo il mezzo per dare un feedback della sua essenza a tutti quelli che lo conoscevano.
Maestro di scuole elementari, dotato di una fine cultura, si era in seguito affermato a Torino come uomo d'azienda a tutto campo, che faceva leva esclusivamente sul suo innato talento.
Era una persona schiva, poco incline ai compromessi, pronto per affermare la propria personalità e dignità a pagare anche di persona.
Coraggioso, ironico, il suo era un sarcasmo di classe, che giungeva solo ai più arguti.
E' utile sottolineare che egli era l'incarnazione della bontà infinita, retto, onesto che viveva solo per la famiglia. Da lui mi giungevano i feed-back più significativi di quella che fu un'epoca di valori, di tradizioni e di dedizione al sacrificio, di cui oggi si è persa traccia . Era un grande lavoratore appartenente ad una delle famiglie più facoltose della zona. Ciò nonostante gli era connaturale quell'atteggiamento sempre improntato alla modestia, all'amore verso gli altri, all'umiltà , caratteristiche che lo distinguevano, unitamente alla solarità che era il fiore all'occhiello della sua essenza.
Suo Padre Olindo Larocca è stato uno dei Personaggi cardine di Caccavone, al punto che Tiberio Larocca gli ha dedicato una poesia (La candina de Ze Olinde) in uno dei suoi innumerevoli libri.
Una folla oceanica a Pasquetta lo ha salutato a Poggio Sannita nel giorno del suo commiato.
Era orgoglioso di suo figlio e di tutti i nipoti e parenti , a cui dispensava stille di saggezza e battute memorabili!
Il suo sorriso ingenuo, disarmante, la sua dolcezza, facevano breccia nel cuore di chicchessia, lasciando trasparire quell'atteggiamento sempre improntato alla comprensione, alla distensione, alla conciliazione, volto all'indignazione solo ed esclusivamente a fronte della slealtà e della poca correttezza, che egli ha sempre combattuto.
La sua missione di padre e marito esemplari, lasciano un vuoto incolmabile nei cuori di coloro che lo hanno amato, cosa facilissima per chiunque lo avvicinasse.
Spero che in questo momento particolarmente delicato per la signora Ginetta, il suo amore di una vita, con cui formavano una coppia anche esteticamente d'eccezione, per il suo imponente ed affettuoso figlio Olindo, per il suo amorevole fratello Nicolino, la vicinanza del santo a me caro, Padre Pio, posso alleviare le loro sofferenze rendendo più agevole il sonno dei giusti!
I suoi capelli folti e fulvi come la neve erano lo specchio della sua personalità trasparente, che non si è arresa nemmeno di fronte alla malattia, che lo aveva colpito, causandogli indicibili sofferenze sempre sopportate con estrema dignità .
Un signore d'altri tempi, dunque, esce dalla scena della vita terrena, ma non da quella spirituale, che lo vedrà sedere in un sicuro posto in Paradiso.
Con vera e sincera partecipazione Paolo Porrone e fam.