Vincenzo Fabrizio, da giovanissimo, con la sua famiglia e i suoi fratelli, 4 maschi, si trapiantaro nel nord Italia intorno agli anni 69-70. Il primo ad andare via fu il padre Antonino, ma l'anno successivo, la mamma Concettina con Sandro, Vincenzo, Bruno e il piccolo Sergio, raggiunsero nella nebbiosa pianura padana il papa'. Certo, Bergamo non e' Agnone, nel bene e nel male,probabilmente inizialmente la nostalgia fu tanta.
Ma tutta la famiglia, trapiantata, non è più tornata, se non per le vacanze. I ragazzi, oggi uomini adulti, hanno studiato, lavorato, messo su belle famiglie. Vincenzo, chi lo ha conosciuto da piccolo racconta che era, tra i fratelli, il più vivace, e faceva disperare mamma Concettina, ma era forte, generoso, giocherellone e pieno di energia.
Non perde occasione per tornare a Agnone, e di Agnone ama tutto: clima, cibo, amici, le lunghe passegiate nella natura altomolisana con la sua bicicletta, e ha una passione incontenibile per l'Olympia Agnonese, la squadra di calcio locale. Oggi giornata prima della partita tra la squadra agnonese e il Pineto Calcio, e' stato al Civitelle per seguire gli allenamenti, domani sicuramente lo vedremo attentissimo sugli spalt a tifare per i granata..Oggi racconterà con un articolo che pubblicheremo, gli allenamenti e sapremo secondo lui se la squadra ha la giusta forma per vincere con una squadra come il Pineto posizionata a metà classifica