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Enrico Marinelli ricordato da suo figlio Fabio e dal nipote Marco: un generale buono e un padre forte che ha guidato i figli nella crescita

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Discorso di Marco Marinelli tenuto al funerale di Suo Nonno

Enrico Marinelli

 

Non avrei mai voluto, oggi, essere qui a ricordare mio Nonno, Enrico MARINELLI, ma suo figlio, Fabio, ossia mio padre, mi ha pregato di leggere questo breve discorso al suo posto, poiché è troppo forte il Suo dolore…

 

Leggo testualmente:

 

“Papà proverò a salutarti nonostante la mia commozione che noi tutti qui presenti portiamo con noi.

É difficile, quasi impossibile, riassumere in poche parole la figura, pubblica, e soprattutto, privata, di Enrico MARINELLI…

Un uomo partito da una piccola, quasi sconosciuta, cittadina dell’Alto Molise, il quale, giovane Funzionario di PS, giunge a Foggia, Capo di Gabinetto e dell’Ufficio Politico della Questura di Foggia, dove sono nato nel lontano 1961 dal Suo primo matrimonio.

Dopo una tappa a Fabriano, successivamente giungiamo a Roma, Lui come Dirigente del Commissariato di PS durante il Sequestro MORO, poi Dirigente dell’Ufficio di Polizia coordinatore dei servizi presso lo Stadio, e soprattutto quindici anni come Responsabile dell’Ispettorato di PS del Vaticano…ma sono tutte cose che già conoscete.

Nel privato, nei residui momenti dedicati alla famiglia, Papà è stato certamente un padre presente, sia pure molto atipico, ricordandosi dei Suoi trascorsi in gioventù quale metro per la nostra crescita.

Quindi molto esigente soprattutto con me, Suo primogenito.

Ciò per far capire quanto l’uomo “pubblico”, rapido e risolutivo, abbia molte volte mediato tra diverse posizioni in ambito privato, talvolta con decisioni nette e risolutive, non sempre accettate dai noi figli.

Tutto ciò, pur avendo contribuito ad alcuni momenti di forte contrapposizione, mi ha reso, nel pubblico e nel privato, la persona attuale…cercando di aver preso, spero, qualche, dei tanti, lati positivi del mio, nostro, grande Papà.

Un mio personale grazie per avermi, col Suo esempio, suggerito alcuni tipici modi dello stile MARINELLI.”

 

Questo è quello che mio padre Fabio, nel suo grande dolore, avrebbe voluto dire.

 

Io vorrei aggiungere, quale suo nipote, anche a nome di mia sorella Lucia e dei piccoli Alessandro ed Edoardo, un sentito grazie per averci lasciato quale insegnamento un grande amore per Dio, per lo Stato e per la Famiglia.

Valori che ha condiviso egregiamente e per i quali siamo in questa Chiesa per ricordarlo non solo come grande Servitore dello Stato e della Chiesa ma anche come un grande Uomo dal grande cuore.

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