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Ricordo di Angelo Mastronardi

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Con sopresa e sgomento, in queste ore abbiamo appreso la notizia del ritorno, all’improvviso,  alla casa del Padre di Angelo Mastronardi, originario della nostra Atene del Sannio.

Nell’ultima settimana aveva avvertito dei malesseri, ma il timore di doversi recare in ospedale, in questo periodo maledetto, ne aveva frenato la ricerca immediata di cure.

In questi momenti tornano alla mente i tratti di questo “ragazzone”, dalla faccia simpatica , il sorriso bonario ed accattivante, che facevano di lui un gigante buono.

Sicuramente coloro che frequentavano lo storico quartiere della Ripa ad Agnone , saprebbero descrivere meglio di me la personalità e le caratteristche di Angelo, ma un moto dell’animo mi ha spinto a scrivere queste poche righe in sua memoria.

Ci univano una parentela comune con importanti famiglie di Agnone,quale quella connessa al Direttore Giuseppe Delli Quadri ed a quelle dei Mastronardi  e degli Iacovone, originari di Poggio Sannita,quali il Direttore didattico Domenico Mastronardi, suo zio, anch’egli caccavonese doc, proprio come il mio caro Papà.

Angelo si era distinto nella vita per la sua cultura positiva sportiva, per l’esercizio limpido della sua professione , in polizia, quale Ispettore Superiore, anche a Vasto ed a Pescara, per le sue lotte sociali quali ad es. quella contro il Cyberbullismo nelle scuole, facendone il suo cavallo di battaglia.

Figlio di madre agnonese e nipote dei proprietari del negozio  di sale e tabacchi della Ripa, cosiddetti “Garibaldi”, Angelo era un ragazzo amorevole, con i suoi  anni, portati splendidamente, al punto da farlo apparire sempre come l’eterno bimbo cresciuto.

Arguto ed intelligente, aveva sempre una parola buona per tutti e allorché ci incontravamo ad Agnone, in estate,  era cordiale, gentile e disponibile.

Il messaggio che Angelo ha tramandato ai posteri è quello che si può essere autorevoli, anche senza fare esercizio di potere, bensì con la dolcezza disarmante ed il sorriso sulle labbra.

Viveva a Montenero di Bisaccia, laddove lascia una voragine incolmabile, per tutto il patrimonio di amore di cui era portatore verso gli altri, che culminavano in un Padre ed un marito eccelsi, che egli incarnava.

Alla moglie, al figlio, allo zio Domenico, ai cugini, l’avv. Franco Mastronardi, a Luciano, Nora ed a  tutti i suoi parenti, giunga la vicinanza

più sentita da parte di tutti noi, con la sicurezza che, per quanto seminato in terra siederà sicuramente sul trono dei Giusti, in Paradiso.

 

Con affetto

Paolo Porrone

Agnone li 21 aprile 2020

 

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