90 anni e non sentirli, questo è il motto della Maestra di scuola e di vita Maria Giovanna Iacobone, in Porrone. Nel tripudio dei figli , nipoti, parenti ed amici la quasi secolare signora, ma ancora efficiente e pimpante ha festeggiato il prestigioso traguardo con goia ed una punta di commozione. 45 anni dedicati alla scuola, lungo le strade polverose del nostro grande Molise, disseminati lungo il fango dell'agro della nostra Agnone e dei paesi circostanti. Era l'Agnone di un tempo che si svegliava al battito delle forge dei ramai, e viveva di piccole cose, come l'amore per la famiglia, che è stato l'obiettivo primario della "mitica" signora iacobone, quella che affiora nei ricordi , mentre dinanzi a tutti gli invitati ella racconta delle peripezie quando Agnone era occupata dai Tedeschi e fu salvata da S. diodato. 90 anni percorsi, dunque, sempre di corsa senza mai fermarsi, tra le gioie del sua marito medico, Domenico, e la perdita della giovane sorella Esterina. Dei suoi figli Angelo e Paolo, che ella ha sempre venerato. Dallo spirito battagliero e giocondo ella ha sempre sfoderato una preparazione invidiabile, insegnando anche latino a quelli che oggi sono i migliori professionisti di Agnone. Figlia di valenti artigiani ella seppe elevarsi al rango di maestra con tenacia, volontà, spirito di abnegazione, arguzia. Alla sua veneranda età non perde un colpo, sempre lucida nelle sue analisi, scrupolosa nell'organizzazione della sua festa. Sempre in cattedra come quando faceva ancora la maestra. Racconta che si alzava alle cinque del mattino per raggiungere l'agro agnonese e diffondere la cultura ai futuri paladini del sapere. Un lacrima solca il suo viso allorchè guarda le sue foto con i suoi alunni prediletti, che le fanno da corolla. I suoi occhi sempre vivi si infiammano quando ricorda il periodo degli Studi a Salerno, quando al mattino si andava a lezione insonnoliti dopo aver trascorso la notte nei bunker, con i bombardamenti della seconda guerra mondiale in corso. Grazie Maestra, Mamma, Zia e Nonna Maria, la tua vita ha sfidato il secolo, resistendo senza medicinali alla malattia del tifo, nonché alle usure del tempo. La sua bellezza giovanile non è scalfita, ma ancora alberga in lei. E Mentre si eleva una coppa di champagne accanto a suo fratello il Direttore Nicola, a suggellare i suoi anni ancora ruggenti, la piccola eroina del lessico, accarezza dolcemente come sempre i suoi nipoti, a testimonianza di una festa che assume un sapore storico, visto l'anniversario. Grazie Maestra di vita per i tuoi insegnamenti, per i tuoi valori, che ci hai trasmesso in questi anni, per la tua bontà, la tua generosità, per la tua grinta, il tuo carisma, che ti proietta tra i bagliori dell'alba del nuovo giorno, che ti vede ancora e sempre protagonista. Mille giorni come questo da tutta la comunità Agnonese (purosangue come te) e molisana, ad una donna vera, unica irripetibile.

Auguri da Altomolise.net