Riccia modello per un’agricoltura d’avanguardia. Domani imprenditori del nord in trasferta per apprenderne le tecniche

Maria Carosella
12/05/2016
Comunicati Stampa
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Riccia modello per un’agricoltura d’avanguardia. Domani imprenditori del nord in trasferta per apprenderne le tecniche

 

Cinquanta tra imprenditori agricoli, tecnici e consulenti agricoli dalla Lombardia insieme con tecnici del ministero dell’agricoltura in trasferta a Riccia per apprendere la tecnica della semina su sodo. L’evento, coordinato dall' A.I.P.A.S, si terrà Venerdi 13 maggio, a partire dalle 17.00, presso l’azienda agricola Capozzi di Riccia, realtà all’avanguardia nel panorama nazionale.

Si tratta dunque di un’iniziativa che vuole mettere a confronto esperienze e pratiche diverse, nell’ottica della condivisione delle conoscenze. Interessa tutte le regioni del sud, secondo un piano definito dai tecnici del ministero, che si avvale della collaborazione in veste di coordinatore del professor Danilo Marandola, docente all’Università del Molise e consulente del ministero del agricoltura.

«Sembra strano ma è cosi – commenta Gabriele Maglieri, assessore comunale all'agricoltura del comune di Riccia, diretto utilizzatore di questa pratica nell’azienda di famiglia già da diversi anni. Verranno da noi al sud per apprendere l'elevata professionalità acquisita nella pratica della semina su sodo».

Ma quali sono i vantaggi di questa particolare tipo di semina? È ancora Maglieri a rispondere: «Questa tecnica blocca fenomeni di erosione, lisciviazione, frane, smottamenti, perdita di terreno e di sostanze organiche e, nello stesso tempo, aumenta fortemente la fertilità del suolo. Paradossalmente, rispetto alle tecniche tradizionali, attraverso questa tecnica di coltivazione si ottiene un graduale aumento della fertilità del terreno e di pari passo si ha una riduzione dei problemi di dissesto idrogeologico:  proprio per questa questa tecnica viene definita conservativa.

Pertanto – conclude Maglieri - è necessario divulgarla per ampliarne il suo utilizzo, soprattutto nelle aree più marginali e a rischio dissesto idrogeologico».

 

Ufficio stampa Comune di Riccia

12.05.16

 
 
 
 
 
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