Agnone Multietnica: Abriola

Maria Carosella
27/05/2016
Attualità
Condividi su:

 

Vivere in una grande città metropolitana significa anche vivere tutti i giorni fianco a fianco con persone di qualsiasi colore di pelle, provenienti da mondi molto lontani e culturalmente molto diversi. I bambini frequentano classi multietniche e non fanno alcuna differenza tra se e l’altro. Ma anche nei piccoli paesi dell’entroterra appenninica come l’Alto Molise, sta diventando una consuetudine. Le strade di Agnone, i super market, le scuole, i parchi giochi, i luoghi dello sport, sono condivisi con persone di colore di pelle diversa, vestiti a volte diversamente, parlano lingue diverse e praticano religioni diverse. La convivenza è pacifica e il rispetto è reciproco.  Al parco giochi si incontrano giovani mamme con i loro bambini di colore diverso e provano, con il loro italiano stentato a raccontare le loro storie. Abriola è nigeriana, vive a Agnone con suo marito e il suo bambino inseriti nel progetto Sprar. Racconta che è fuggita dalla Nigeria, per approdare in Libia e dopo tre anni di permanenza in Libia  sono giunti in Italia con un barcone. Sono sbarcati a Lampedusa con il loro bambino di sei mesi. Dopo lo sbarco , in Italia  fanno una vera corsa agli ostacoli passando da Lampedusa, a Siracusa poi Torino e adesso ad Agnone. Abriola non parla volentieri del suo passato ma non sa quale futuro, quale città, quale paese   li attende.  Abriola non può progettare, non può sognare e immaginare un futuro per se e il suo bambino. Ma non tornerebbe nel suo paese.

http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2015/09/01/news/migranti_profughi_cose_da_sapere_domande_risposte_faq-121963703/

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: