Oggi si festeggia Sant' Emidio, protettore dai terremoti

Maria Carosella
05/08/2016
Tradizioni
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Fotografia : Fabio Verdone, Nico Sboro del 5 Agosto 2016

 

Sant'Emidio, si festeggia il 5 Agosto.E' un santo molto rispettato e un po' temuto nella tradizione popolare perche' e'  considerato il protettore del paese dai frequenti terremoti. Tant'e', come si legge nel bel libro di Domenico Meo/Le feste di Agnone: culti, riti e tradizioni, edito dalle Edizioni Palladino di Campobasso,  il Santo tanti anni fa veniva condotto in processione, fino ad un quartiere agnonese con un grande belvedere chiamato La Ripa , perche' sembrerebbe che la Ripa e la sottostante vallata fossero il risultato di un forte terremoto.

"Il culto per sant’Emidio nasce nella città di Ascoli, di cui è il santo patrono. Convertitosi al Cristianesimo, il giovane Emidio compì numerose guarigioni miracolose tanto da essere considerato l’incarnazione del dio pagano Esculapio. Fu ordinato vescovo di Ascoli da papa Marcello e martirizzato nel 309. Sant’Emidio è considerato il protettore dai terremoti fin dal medioevo. Nel 1703, poi, l’Italia centrale appenninica fu devastata da un disastroso terremoto che risparmiò Ascoli grazie alla sua protezione. Il culto in suo onore fu introdotto ad Agnone dai lanaioli ascolani, lì trasferitisi, che gli dedicarono una chiesa (in origine un oratorio benedettino) affinché proteggesse la città dagli eventi sismici" http://www.camminidifede.it/images/stories/molise/curiosita_santi_molise.pdf

 

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Di seguito riportiamo il capitolo del libro di Domenico Meo su Sant' Emidio:/Le feste di Agnone: culti, riti e tradizioni, edito dalle Edizioni Palladino di Campobasso

 “La statua di Sant’Emidio fu scolpita nel 1746e policromata tra il 1775 e il 1785. Il nome dello scultore, originario di Caserta, non è decifrabile. E’ dubbio che la policromia attuale sia quella della seconda metà del Settecento” Altri sostengono che la statua è opera della scuola napoletana del Colombo.

Nel terzo altare della navata di destra, di legno a colonne, intagliato e dorato, il Santo compare con il piviale color oro, la mitra, la palma del martirio  e le case di un paesello sul quale estende la protezione dal terremoto.

 “E’ da dire che Sant’Emidio, altare e nicchia li ebbe nell’antica navata gotica, come cel dice la pittura dentro della nicchia, che è una città dal Santo protetta. Ora vi è la statua di San Placido”. 

«In fondo alla navata di destra, si trova il fonte battesimale con vasca ottagonale, un vero ed unico gioiello di arte, opera di Amalia Duprè, che intese immortalare nel volto di San Giovanni Battista le sembianze del padre Giovanni. Nel bassorilievo inferiore è raffigurato Sant’Emidio che battezza Polisia sua convertita e figlia del Prefetto di Ascoli Polimio».

Al lato destro del coro vi è invece una tela che raffigura la decapitazione di Sant’Emidio.

La festa di Sant’Emidio viene solennizzata soprattutto perché i terremoti nella nostra regione sono molto frequenti. Fino a trent’anni fa la processione in onore del Santo prevedeva una tradizionale fermata al belvedere della Ripa, dove il sacerdote impartiva la benedizione. Si racconta che, in tempi remoti, l’enorme vallata sottostante, scaturì da un evento tellurico.

 La festa serale non ha avuto una continuità nel tempo. Essa si svolgeva nel Largo Francesco Saverio Sabelli (mercato),  allietata da concerti bandistici. In tempi più vicini a noi, talvolta si sono esibite orchestre di musica moderna. Da circa dieci anni, la chiesa è chiusa per i restauri post-terremoto, sicchè gli adempimenti religiosi si celebrano nella chiesa di Maiella.

http://Le feste di Agnone: culti, riti e tradizioni, edito dalle Edizioni Palladino di Campobasso

http://meodomenico5.wixsite.com/cultura-popolare

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