"Sono convinto che ci sarà un ritorno ai paesi. Dobbiamo riprendere il contatto con la terra in modo innovativo. Abbiamo bisogno di più agricoltura e più turismo, per portare nuovi residenti. A Castel del Giudice è stata fatta un'operazione molto intelligente. Vedo che il Molise ce la farà". Parole del paesologo Franco Arminio, che ha inaugurato gli eventi dell’estate di Castel del Giudice (IS) il 5 agosto, in una serata di musica e poesia nella splendida cornice della piazzetta di Borgo Tufi. Lo scrittore ha girato negli anni tanti paesi d’Italia, concentrandosi soprattutto sul territorio dell’Appennino che va dal Pollino alla Majella, sviluppando un lavoro che è iniziato con la scrittura per assumere una valenza politica. Arminio, che conosce fino in fondo l’anima dei paesi dell’entroterra italiano, parla alla gente di un nuovo ottimismo, in cui il margine diventa più fecondo del centro. “Il Molise mi è molto caro – ha detto al pubblico raccolto ad ascoltarlo tra luci soffuse -. Colpisce per l’emigrazione, lo spopolamento che c’è stato. Ma adesso sono passati i tempi in cui le montagne si spopolavano. Vedo che nel medio periodo ci sarà un ritorno alla terra. E l’operazione fatta a Castel del Giudice è molto intelligente”. Un paese in cui, dal meleto biologico all’albergo diffuso, si sta costruendo una nuova vita, che guarda al futuro con innovazione. “La situazione delle aree interne è simile in tutto l’Appennino – ha detto Franco Arminio, che ha lavorato alla scrittura della Strategia nazionale per le aree interne promossa dall’ex ministro Fabrizio Barca – ma bisogna superare il vittimismo storico, ricostruire la fiducia, contrapporre allo “scoraggiatore militante”, che demolisce ogni iniziativa, preso dalla rassegnazione, l’”incoraggiatore militante”.
Emozionante il momento in cui lo scrittore – ideatore del festival della paesologia “La luna e i calanchi” in Lucania – ha invitato il pubblico a scegliere una canzone per un canto corale. Il brano scelto è stato quello della Maggiolata, canto tradizionale di Castel del Giudice.
Lo spettacolo è terminato con il concerto dei Dalì, formato anche da due figli di Franco Arminio, trio che ha incantato il pubblico con i suoni dell'arpa e con brani reinterpretati della tradizione popolare del Sud Italia.
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Il 13 e 14 agosto c’è il Casteldelgiudicebuskerfestival:
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