Il polo scolastico in costruzione nel quartiere di Maiella di Agnone e' un ecomostro?

Maria Carosella
17/09/2016
Attualità
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In questo periodo , dopo l’ultimo tragico evento sismico che ha interessato antichi e bellissimi borghi del Centro Italia, si fa un gran parlare di sicurezza e di edilizia antisismica.

L’Italia è un paese, nella quasi totalità del territorio, a rischio sismico, e’ altrettanto un paese con scarsissimi mezzi e strumenti di protezione a tali rischi. Speculazioni, abusivismo, cementificazione selvaggia, scarsissima cura e tutela del territorio e dell’ecosistema hanno reso l’Italia un paese vulnerabile a qualsiasi anche piccolo evento naturale. In Molise, in Calabria, in Puglia, dopo la forte ondata di maltempo molti paesi sono stati costretti a dichiarare lo stato di calamità naturale.

Dopo il terremoto alte si sono alzate le proteste dei cittadini e in primis degli studenti delle scuole superiori abruzzesi e molisane formando  blocchi di contestazione che reclamano a gran voce la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

 In questo scenario c’e’ chi oltre alla sicurezza chiede anche il rispetto del contesto ambientale dove si edifica e l’esigenza oramai di tanti è anche quella di vivere in luoghi non solo più sicuri ma  esteticamente e strutturalmente tali da semplificare e facilitare  una maggiore socialità, luoghi  che  aggregano e non alzano muri e barriere tra le persone.

In una accesa discussione su un social qualcuno ha posto un quesito in relazione alla struttura architettonica del polo scolastico in costruzione a Agnone, che a suo dire e’ un ecomostro: fuori da ogni contesto ambientale , un cubo di molti metri cubi di cemento in una piazza che era una volta  armoniosa e vitale e che adesso non c’e’ più.

 Non certo si discute la necessità di un nuovo polo scolastico ad Agnone , nel quale ad opera completata entreranno e vivranno per molte ore al giorno  i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni, in sicurezza, ma la domanda e’: Si poteva fare un progetto diverso che non azzerasse la vita sociale dell’antico quartiere di Maiella e offrire nello stesso tempo ai  bambini e ragazzi una struttura sicura ma a  dimensione di bambino ?

Probabilmente si . Esistono paesi al mondo dove si tiene particolarmente a cuore la vita e i desideri dei bambini e il rispetto per l'ambiente, le vie , le piazze.

  In Svezia esistono scuole senza orari, senza aule bunker, dove i ragazzi possono stare scalzi, e in alcune regioni italiane si progettano scuole nei boschi a contatto della natura e degli animali oppure la bella realtà del Liceo Olivieri di Bresciahttp://ischool.startupitalia.eu/education/36197-20150622-sembra-la-svezia-ma-e-italia-a-brescia-un-liceo-automatizzato-connesso-e-green

 

Parlare dei sogni fa sempre bene , ma rimanere radicati alla realtà in certe situazioni e in certe regioni italiane è meglio. Il polo scolastico di Agnone e’ stato progettato in quel luogo perche’ esisteva già sul luogo un ecomostro che nessuno avrebbe mai abbattuto e spostare altrove il progetto del nuovo polo scolastico non avrebbe risolto il problema dell'ecomostro preesistente e si spera che i lavori volgano al più presto a termine,

In italia e’ sempre bene sperare che le opere arrivino a compimento, altrimenti sarebbe davvero un mostro  come il nuovo ospedale di Femmina Morta.

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